Ansaldo Sts, Glass Lewis contro l’azione di responsabilità
Il «proxy advisor» contesta l’azione proposta da Hitachi contro il consigliere Bivona
pI l «proxy advisor» Glass Lewis, consulente dei fondi sul voto in assemblea, consiglia gli investitori istituzionali di Ansaldo Sts a votare contro la proposta dell’azionista di maggioranza Hitachi di deliberare un’azione di responsabilità nei confronti di Giuseppe Bivona, consigliere indipendente, eletto il 13 maggio 2016 dai soci di minoranza, nella lista del fondo americano Elliott.
La proposta di Hitachi, che detiene il 50,77% della società ex Finmeccanica, è stata aggiunta all’ordine del giorno dell’assemblea del 19 gennaio. Il 49% del capitale appartiene quasi intera- mente a fondi esteri, il principale è Elliott con una partecipazione del 21,91% e poco più del 30% con le «posizioni complessive lunghe».
Glass Lewis «non ritiene che Hitachi abbia fornito una motivazione sufficiente a sostegno della sua proposta». Inoltre il cda di Ansaldo Sts «non ha fornito alcuna presa di posizione sulla richiesta di Hitachi». Secondo Glass Lewis la proposta di Hitachi «non è nell’interesse degli azionisti» di Sts.
Il gruppo giapponese ha sostenuto che «Bivona avrebbe perseguito interessi diversi da quello sociale e avrebbe utilizzato le pro- prie prerogative di consigliere indipendente con diligenza eccessiva e non commisurata alle specifiche circostanze concrete». Nel cda di Sts del 19 dicembre 2016 la maggioranza dei consiglieri (i sei espressi da Hitachi) ha accusato Bivona di «grave violazione dei doveri di amministratore» per «eccesso di potere e conflitto di interessi», per aver inviato una trentina di lettere a varie autorità di controllo, dal collegio sindacale alla Consob alla Procura ad altri organi societari. Negli esposti Bivona ha contestato la correttezza dei vertici di Sts (manager di Hitachi) e ha segnalato potenziali con- flitti d’interesse tra i vertici Sts e il socio di maggioranza.
In un comunicato ieri Bivona ha affermato che «la documentazione messa a disposizione» da Sts sulla proposta di azione di responsabilità «è omissiva e incompleta». «Gli ’omissis’ ripetutamente apposti sulla documentazione pubblicata sul sito internet della società (...) non consentono di poter ritenere gli azionisti debitamente informati», ha detto. Bivona rileva inoltre che «la società non ha depositato atti da cui risulta l’accertamento di irregolarità eccepite», «non ha pubblicato il parere pro veritate» sull’indipen- denza del consigliere Alberto De Benedictis rilasciato da Alberto Mazzoni, professore emerito di diritto commerciale, che sostiene la non indipendenza di De Benedictis. Bivona osserva che «è stato accuratamente rimosso ogni riferimento» ai rilievi diretti al collegio sindacale, presieduto da Giacinto Sarubbi.
Secondo Bivona la documentazione permette di comprendere la natura «pretestuosa e temeraria» di un’iniziativa che punta a «rimuovere» un consigliere di minoranza. Bivona auspica che il governo segua la vicenda Hitachi-Ansaldo «con la stessa atten- zione» dimostrata per il caso Mediaset-Vivendi e sottolinea carenze nella vigilanza della Consob. L’assemblea dovrà nominare Ernst & Young nuovo revisore legale di Sts, al costo di 660.333 euro l’anno per il primo triennio, dopo le «dimissioni» di Kpmg, che aveva l’incarico fino al 2020. Secondo i documenti depositati è stata Hitachi a chiedere di cambiare il revisore, il 16 maggio 2016, per mettere lo stesso revisore globale del gruppo. Solo dopo tale richiesta Kpmg ha scoperto che ci sarebbero «minacce» alla sua indipendenza per «servizi di Payroll» (buste paga) resi in Repubblica Ceca a Hitachi e ha dato le «dimissioni». In questo caso Glass Lewis consiglia di votare «sì».