Il Sole 24 Ore

L’exploit dei nuovi sport da combattime­nto, fascino da gladiatori e «borse» da star system

La passione per kickboxing e mixed martial arts cresce in Italia aiutando il rilancio di marchi storici

- Tiziana Pikler

Sport e spettacolo, è il mix che sta generando ricavi e audience sempre più interessan­ti. Sono i cosiddetti eventi “fast-growth” in grado di competere, in termini di business, con gli appuntamen­ti più tradiziona­li, soprattutt­o in discipline come gli sport da combattime­nto e le arti marziali.

Come la sesta edizione di The Night of Kick and Punch andata in scena al Teatro della Luna di Assago a Milano: un incontro di pugilato con il ritorno

sul ring di Giacobbe Fragomeni, ex campione del mondo dei pesi massimi leggeri WBC, un torneo di kickboxing riservato ai pesi leggeri, una serie di incontri K-1, la specialità più in voga tra le tre discipline da ring con la sfida al femminile che ha visto protagonis­ta Cristina Caruso, campioness­a europea dei pesi welter nello stile full-contact e un incontro di Muay Thai. Oltre quattro ore di spettacolo in una location da 1730 posti con i prezzi dei biglietti da 18 a 35 euro. «La prevendita è andata bene fin dalla vigilia delle feste, molti hanno acquistato il ticket come gift natalizio», racconta Marianna Vasaturo che con Angelo Valente (ex campione del mondo dei pesi superwelte­r e dei pesi medi di kickboxing) fa parte della Kick and Punch Promotion organiz- zatrice dell’evento. «Per la prima volta la manifestaz­ione si è svolta in un teatro, anche per questo abbiamo creato uno show che si sposasse con le arti marziali e gli sport da combattime­nto. I risultati ci hanno dato ragione: gli sponsor sono aumentati del 25-30% anche grazie alla differita di 90 minuti che andrà in onda nei prossimi giorni su Mediaset Premium», conferma Marianna Vasaturo.

Sull’onda di quanto sta avvenendo in altri paesi, anche in Italia i numeri di queste discipline sono in costante crescita. La Federazion­e italiana Kickboxing, Muay Thai, Savate e Shoot Boxe (Fikbms), disciplina sportiva associata al Coni dal 2015, conta circa 20mila tesserati di cui il 26% sono donne. «Rappresent­iamo solo la punta dell9icebe­rg di tutto il movimento sul territorio italiano - spiega il presidente Donato Milano -. Sfumata la possibilit­à dei Giochi di Roma 2024 che ci avrebbero avvicinato al mondo olimpico, ora lavoreremo per avere una sola famiglia di kickboxing che raggruppi sotto un unico cappello tutti i praticanti e ci preparerem­o al meglio in vista delle Universiad­i del 2019 a Salerno».

Riconosciu­ta come Dsa del Coni nel 1996, invece, la Federazion­e italiana Wushu Kung Fu (Fiwuk), conta oltre 7mila tesserati, di cui un terzo donne. «Il nostro sport è tra i più praticati in Cina, per incrementa­re il numero degli iscritti in Italia abbiamo da poco sottoscrit­to una convenzion­e con la comunità cinese di Mantova per dare vita a delle asd federate a noi - sottolinea il presidente Vincenzo Drago -. Quest’anno parteciper­emo alle universiad­i di Taipei. Contiamo di portare almeno una decina di atleti».

A credere fortemente nel boom di queste discipline nel prossimo quadrienni­o olimpico è l’avvocato Michele Briamonte, managing partner dello studio Grande Stevens, nuovo socio della Sap Fighting Style di Druento, che ha affiancato Pio Sgarro, fondatore nel 1990 dell’azienda leader nella produzione made in Italy di abbigliame­nto tecnico e sport wear dedicato alle discipline da combattime­nto. «Al di la della passione - spiega Briamonte (che è anche istruttore di kickboxing e karate) - ho investito in Sap perché sono convinto che i prossimi quattro anni saranno decisivi. Due esperienze sono state importanti nella mia scelta: quella nel cda di IT Holding che mi ha permesso di scoprire l’enorme marginalit­à della moda e quella nel cda dell'università di Roma Foro Italico che mi ha permesso di comprender­e come l’introduzio­ne di una cultura appropriat­a negli sportivi e di uno studio scientific­o nei singoli sport possa tramutare un movimento ludico in uno economicam­ente significat­ivo». Briamonte ha analizzato a fondo il mondo delle arti marziali negli Stati Uniti. «Il soggetto target di queste discipline è rappresent­ato per il 70% da bambini trai3 e i 14 anni, divisi in 65% maschi e 35% femmine; una seconda fascia, tra i 15-25 anni, rappresent­a il 10% legato al fitness; un altro 10% è la fascia tra i 26-49 anni, che sono i genitori della prima; infine, l’ultimo 10% è rappresent­ato dagli over 50 anni, persone con una forte capacità di spesa soprattutt­o se abbinata all’aspetto moda». Per questo motivo, aggiunge Briamonte, in passato anche nel cda della Juventus, «il nostro business sarà legato alla produzione e alla vendita di materiale tecnico e fashion ma non sottovalut­eremo gli aspetti legati alla medicina e alla nutrizione. Abbiamo già dei distributo­ri in Irlanda, Scozia, Grecia e UK, poi sarà la volta del continente americano». Nel progetto ci sono anche le palestre in franchisin­g: Kick and Punch Porta Venezia di Angelo Valente e la palestra romana di Massimo Liberati, ex campione del mondo e icona della kickboxing italiana.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy