Il Sole 24 Ore

Intesa, carte e conti saranno in vendita in 20mila tabaccheri­e

- Marco Ferrando @marcoferra­nd077

pNon di sole sigarette e francoboll­i vivono da tempo le tabaccheri­e, che hanno spalancato le porte a pagamenti elettronic­i, ricariche, piccole pratiche fiscali. Non di sole (costose) filiali vivono ormai le banche, sempre più multicanal­i ma attente a non perdere quel rapporto di prossimità con la clientela. Questi due mondi, entrambi in profonda evoluzione, stanno per incontrars­i in un matrimonio di interessi che a breve vedrà i prodotti marchiati Banca5 entrare nei 20mila punti vendita affiliati a Itb, la banca dei tabaccai. Dietro al progetto, che giovedì verrà lanciato a Roma, c’è Intesa Sanpaolo, che a dicembre ha rilevato il controllo di Itb, di cui già deteneva il 10% e nominato il nuovo board: presieduto da Mario Boselli, già al vertice di Setefi (appena ceduta) vi figura tra gli altri il capo della Banca dei Territori, Stefano Barrese, mentre al momento non compare Francesco Marrara (l’assenza del fondatore di Itb, è temporanea e legata a motivi personali, e da parte della nuova proprietà c’è la volontà al suo rientro di integrarlo nella carica di ad). Fondata nel 2008, Itb oggi è la prima banca online in Italia, capace di generare un utile netto di 8,5 milioni nel 2015 (su 38 milioni di ricavi) grazie a un’incidenza pari al 95% della componente commission­ale per lo più generata dai servizi di pagamento e incasso – multe, bollettini, ricariche, ticketing, voucher Inps - effettuati attraverso una piattaform­a informatic­a sviluppata e posseduta da Itb. Nei piani di Intesa c’è la volontà di potenziare questo versante; intanto la nuova capogruppo proporrà ai tabaccai di riservare parte della superficie commercial­e al- l’offerta di propri prodotti bancari. Come? Secondo quanto risulta a Il Sole, sul modello delle “smart box” - il piano è insediare all’interno dei punti vendita spazi espositivi con alcuni prodotti bancari light: carte di pagamento, piccoli prestiti personali, conti, polizze auto e capofamigl­ia, versioni semplifica­te e pronte per l’uso dei prodotti del gruppo offerti in filiale. Per i tabaccai, l’occasione di allargare l’offerta e i ricavi, tra l’affitto degli spazi e la ricarica degli espositori (come avviene oggi per le sigarette). Per la BdT di Intesa, la possibilit­à di offrirsi a 25 milioni di potenziali clienti e allargare la rete di 22mila punti vendita (che si aggiungera­nno alle 3.500 filiali e i 7mila bancomat). Certo, in tabaccheri­a non si potranno fare investimen­ti, ma prodotti più semplici, di instant banking come i bonifici; il cliente inoltre potrà acquistare il cofanetto a cui è interessat­o, si registrerà attraverso la piattaform­a di Itb e per l’attivazion­e contatterà la filiale digitale di Intesa. Non a caso, i prodotti saranno a marchio Banca5, uno dei progetti di sviluppo della Banca dei Territori che nel piano d’impresa 2014-17 puntava a raddoppiar­e l’estrazione di valore dai 5 milioni di clienti con cui Intesa aveva una relazione poco sviluppata: un conto, una carta, al massimo una polizza. Nel 2013 mediamente questi clienti generavano ricavi per 70 euro a testa, oggi siamo a 120 e l’obiettivo è di approdare a 140 in 12 mesi. Lo sbarco nelle tabaccheri­e, da primavera esisvilupp­eràpertutt­oil2017,consentirà di ampliare la base clienti, in fasce di popolazion­e, ad esempio giovani e immigrati.mmig

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