Pensioni, ipotesi micro-aggiustamenti
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Cesellare il capitolo pensioni, a partire dall’Ape social, e ottimizzare altri interventi della legge di Bilancio 2017 magari recuperando alcuni correttivi rimasti bloccati per l’approvazione lampo in Se- nato dopo il referendum. Il Governo ci sta pensando da diversi giorni e i tecnici sono al lavoro per individuare le eventuali misure da far confluire in un provvedimento correttivo di tipo normativo da varare in tempi non troppo lunghi. Anche perchè è di fatto già scattata la fase attuativa di diverse misure.
Uno dei capitoli sotto osservazione è quello delle pensioni. Si ragiona su correttivi che con- sentano di allargare, in linea con quanto si sarebbe deciso di fare in fase di esame della legge di Bilancio al Senato, l’accesso all’Ape social. In particolare, si lavorava a un più favorevole computo dei requisiti contributivi degli invalidi del lavoro (con riconoscimento del requisito con invalidità al 60% contro il 74% previsto dalla norma attuale). Sempre su questo prestito-ponte si ragiona a un’inclusione dei lavoratori in esubero dell’impianto Ilva di Taranto, mentre sul cumulo gratuito l’intenzione è di estenderne l’utilizzo anche per conseguire i requisiti di accesso a “opzione donna”, l’anticipo con ricalcolo contributivo della pensione estesa quest’anno anche alle lavoratrici nate nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 1958 (il 1957 per le lavoratrici autonome) che hanno maturato i 35 anni di anzianità entro il 31 dicembre 2015.
Vale ricordare che per l’attuazione dell’Ape nelle sue tre versioni il Governo deve comunque varare tre decreti del presidente del Consiglio (Dpcm) e un paio di decreti mi- 7 Implementare deriva dal verbo inglese to implement (traducibile con realizzare, attuare) ed è ormai entrato a pieno titolo nel vocabolario dell’analisi delle politiche pubbliche. Si fa riferimento con quest’espressione all’insieme delle misure amministrative e procedurali necessarie per l’attuazione delle norme primarie. Insieme con l’implementazione è fondamentale l’azione di monitoraggio che viene effettuata sugli effetti delle norme rese operative. Per l’attuazione dell’Ape, l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica che sarà disponibile dal prossimo mese di maggio, devono essere varati per esempio tre Decreti del presidente del Consiglio, mentre un altro decreto ministeriale servirà per la revisione dei criteri di anticipo del pensionamento per i lavori usuranti. nisteriali da adottare con il concerto di Lavoro ed Economia. Atti amministrativi che andrebbero adottati entro fine mese, cui si aggiungono gli accordi quadro con Abi e Ania e la convenzione Inps–Mef sul Fondo di garanzia. Dalle pensioni agli investimenti in economia reale, ci sarebbe anche in pista la norma per consentire ai fondi pensione di sottoscrivere anche obbligazioni beneficiando degli sgravi previsti in legge di Bilancio. Anche per la norma sui Pir, i piani di investimento a lungo termine, si immaginano misure di “completamento” per rendere più fluida la fase attuativa.
Quanto agli altri capitoli della manovra che potrebbero essere ritoccati, c’è la norma particolarmente attesa dal mondo delle imprese sul riallineamento delle regole fiscali (Ires e Irap) ai nuovi principi contabili entrati in vigore a inizio anno e validi per l’esercizio 2016. Tra le ipotesi in valutazione c’è anche quella di un emendamento al Dl banche o in subordine al milleproroghe, entrambi all’esame del Senato.
LE MISURE IN CANTIERE Il Governo valuta il varo di un testo per migliorare la fase applicativa dell’Ape social e il taglio Ires