Patto tra i gestori anti black-out
pUn piano d’azione comune per contrastare gli effetti derivanti dal fermo staordinario di un terzo delle centrali nucleari deciso nei mesi scorsi da Parigi. A metterlo in campo sono i gestori delle reti di trasporto europei (Tso) con Terna schierata in prima fila insieme ad altre sei colleghe: Elia (Belgio), REE (Spagna), Amprion (Germania), TenneT (Paesi Bassi), Swissgrid (Svizzera) e, naturalmente, la francese Rte. Obiettivo: garantire la sicurezza dei sistemi elettrici del Vecchio Continente, messi alla prova dall’impatto dello stop transalpino e dalle pesanti conseguenze dell’ondata di gelo che sta investendo l’Europa.
Con una nota congiunta, i sette principali Tso europei hanno quindi annunciato una serie di “misure eccezionali” per affrontare al meglio «le tensioni dovute a un’insufficiente produzione in un paese». Nessun riferimento esplicito alle difficoltà transalpine, ma è chiaro che la mossa arriva a valle dell’emergenza in Francia e dei numerosi allarmi dal principale operatore di rete transalpino GRTGaz che denuncia da settimane la penuria di metano nel sud est del paese con possibili conseguenze anche sulla generazione elettrica, già provata, come detto, dal fermo di alcuni reattori nucleari.
Così Terna, che ha mostrato finora una buona capacità di pianificazione, e le sue omologhe sono corse ai ripari. E, per aumentare al massimo le capacità di scambio tra i paesi, i gestori hanno deciso innanzitutto di rinviare le operazioni di manutenzione sulle linee transfrontaliere maggiormente sollecitate e, proprio per venire incontro alle difficoltà d’oltralpe, hanno deliberato di aumentare la capacità intragiornaliera dalla Svizzera alla Francia. E ancora, il piano d’azio- ne comune ha previsto «la fine di alcuni margini di sicurezza provvisori nel nuovo metodo flow based». Tradotto: un più stretto coordinamento sulle effettive capacità di scambio tra le diverse frontiere elettriche
Le nuove misure, chiariscono gli stessi Tso, andranno ad affiancarsi agli interventi già esistenti come, ad esempio, il potenziamento della cosiddetta interrompibilità già decisa peraltro da Terna, cioè di quel meccanismo offerto alle imprese medio-grandi che, a fronte di uno sconto sulle loro forniture, si rendono disponibili a distacchi di carico in tempo reale. E la rapidità di implementazione conferma, sottolineano con forza i gestori, «la volontà di rafforzare la cooperazione e i meccanismi di solidarietà, in particolare in periodi di tensioni nel sistema».