Il Sole 24 Ore

Tribunale Roma: contratto M5S valido, Raggi eleggibile

Casaleggio: «Nessun contratto tra la sindaca e la Associati» - Lei: «Tanto rumore per nulla»

- Manuela Perrone

Il Tribunale di Roma ha respinto il ricorso sul contratto tra Virgina Raggi e il M5S: salva l’eleggibili­tà della sindaca. Casaleggio: nessun accordo tra Raggi e Associati. Lei: tanto rumore per nulla.

pRigettata la domanda di ineleggibi­lità della sindaca di Roma Virginia Raggi, dichiarata inammissib­ile quella di nullità del codice di comportame­nto che aveva sottoscrit­to lo scorso febbraio con i garanti del M5S Beppe Grillo e Gianrobert­o Casaleggio, insieme ai candidati consiglier­i comunali. Si è conclusa con un netto gol a favore dei Cinque Stelle la battaglia giuridica ingaggiata dall’avvocato Venerando Monello, iscritto al Pd, contro il “contratto” firmato da Raggi. Con tanto di legnata finale: il legale, ribattezza­to «Vagabondo» per colpa di un refuso nel testo dell’ordinanza della I sezione civile del tribunale di Roma depositata ieri, è stato condannato a pagare le spese processual­i per un totale di circa 15mila euro.

I giudici sono chiari: la domanda di ineleggibi­lità della sindaca va respinta, perché non ricorre alcuna delle ipotesi tassative previste dal Testo unico sugli enti locali e perché non si possono interpreta­re in senso estensivo e analogico. Quanto alla domanda di nullità, proposta sostenendo una violazione del divieto di vincolo di mandato stabilito dalla Costituzio­ne e recepito nel regolament­o del comune di Roma, è ritenuta inammissib­ile perché il ricorrente, estraneo al M5S, non ha ti- tolo a impugnare un atto negoziale, «ancorché in materia di rappresent­anza politica», che non ha siglato. Parole che fanno tirare un sospiro di sollievo al M5S, salvando almeno per ora i codici di comportame­nto fatti firmare agli eletti. Penali comprese: 150mila euro per Raggi, 250mila per gli europarlam­entari.

Gongola la sindaca dal blog di Grillo: «Tanto rumore per nulla. Dopo la batosta elettorale a Roma, il Pd ne subisce un’altra in tribunale». Poi, ospite in serata a “diMartedì” su La7, difende il codice («È un impegno nei confronti degli elettori contro i cambi di casacca»), derubrica a «dibattito» le tensioni interne, ammette «un grave errore di valutazion­e» su Raffaele Marra e sostiene che in caso di avviso di garanzia «leggeremo e valuteremo». Ma non demorde. E sul sondaggio di Ipr Marketing per il Sole 24 Ore sul gradimento dei sindaci, che vede trionfare Chiara Appendino e inchioda lei al penultimo posto, non si scompone: «C’è Mafia Capitale, non Mafia Sabauda». Oggi la giunta potrebbe licenziare il bilancio rivisto dopo la bocciatura dei revisori dell’Oref.

Anche Luigi Di Maio attacca il Pd: «Un’altra figuraccia di un partito che ha paura di perdere le prossime elezioni e le prova tutte». Persino Davide Casaleggio, che per il tribunale è stato citato in giudizio sen- za motivo, rompe l’abituale silenzio e su Facebook chiarisce: «Non esiste alcun contratto tra Virginia Raggi e Casaleggio Associati. E sarebbe assurdoche­cifosse». Nelcodices­ono citati i garanti: Grillo e lo scomparso Gianrobert­o, cui Davide non è subentrato come garante. «È una fake news che serve ad alimentare l’idea di oscure trame, reti e sistemi, che sempliceme­nte non esistono».

Monello parla di «ordinanza pilatesca»: «Il tribunale ha deciso di non decidere nel merito sul contratto». Dietro di lui la senatrice dem Monica Cirinnà, secondo la cui è lampante «l’urgenza dell’approvazio­ne della legge sui partiti». Fatto sta che l’ordinanza toglie una nube dal cielo pentastell­ato. Oggi Grillo è a Roma. C’è da spiegare agli ortodossi ancora contrariat­i la figuraccia europea: Casaleggio jr è blindato (come dimostra la promozione del fedelissim­o Massimo Bugani a responsabi­le della nuova funzione “sharing” di Rousseau), ma si ragiona sul ritorno di una struttura intermedia tra la base e i vertici, simil direttorio. C’è anche da mettere a punto la strategia sulla legge elettorale (delle iniziative di piazza del 24, quando si riunirà la Consulta, si è parlato ieri all’assemblea dei gruppi). E c’è da completare programma e squadra di governo.

 ??  ?? Sindaca. Virginia Raggi, 38 anni, esponente del M5S, è in carica dal 22 giugno scorso: è stata eletta al ballottagg­io con il 67,5% (770.564 voti)
Sindaca. Virginia Raggi, 38 anni, esponente del M5S, è in carica dal 22 giugno scorso: è stata eletta al ballottagg­io con il 67,5% (770.564 voti)

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