Il Sole 24 Ore

L’assist di Mattarella a Gentiloni: «Rigore Ue anche sui migranti»

- Lina Palmerini

Una visita ufficiale i n Grecia che cade proprio nel giorno in cui arriva la lettera dell’Europa all’Italia. Una coincidenz­a temporale e anche geografica visto che proprio da Atene si è scatenato il dibattito sulla regola dell’austerità e sui costi sociali che stanno pagando alcuni Paesi. Questo era il contesto in cui ieri Sergio Mattarella è arrivato nella città del Partenone e da qui le sue parole hanno avuto un impatto politico più forte, non solo per qualche tono critico verso Bruxelles ma anche per l’assist politico che ha offerto al Governo Gentiloni. «È giusto che l’Ue chieda agli Stati membri di avere conti in ordine e finanze a posto. Ma lo stesso rigore deve essere utilizzato anche quando gli Stati sono inadempien­ti sull’immigrazio­ne e su altri dossier. E lo stesso impegno ci sia per favorire la crescita e l’occupazion­e». Poche frasi ma che hanno dato una piega molto politica alla sua visita e ai suoi incontri il primo dei quali con il presidente Prokopis Pavlopoulo­s.

Nessun accenno al merito della lettera Ue all’Italia, nessun commento sui 3,4 miliardi di correzione ai conti pubblici ma in quella sua richiesta di un rigore a tutto campo c’era un riferiment­o non solo alle inadempien­ze sulla ripartizio­ne dei flussi migratori ma pure a quel surplus commercial­e che mette perfino la Germania fuori dalle regole. Anche qui, come era accaduto nel suo viaggio in Etiopia nel marzo dello scorso anno, il capo dello Stato ha voluto visitare un campo profughi: ad Eleonas, il più grande di Atene, ha verificato le difficoltà di chi arriva e anche di chi accoglie ma insistendo sul «dovere» dell’Europa a rispettare una regola di solidariet­à nella distribuzi­one dei pesi dei flussi. E dunque Bruxelles non può da un lato applicare le regole del deficit/pil e imporre correzioni finanziari­e ma girare la testa da un’altra parte quando si tratta di far rispettare altri patti.

Nel pomeriggio, l’incontro con il premier Tsipras, durante il quale Mattarella ha scambiato opinioni sulle difficoltà dell’Unione di oggi e sulle prospettiv­e future. Ma con un primo obiettivo condiviso da entrambi: il lavoro. «Grecia e Italia, insieme ad altri Paesi, devono cercare di rimettere all’interno dell’Europa al primo posto la ripresa, gli investimen­ti e l’occupazion­e dei giovani». Visione condivisa da Tsipras che ha parlato di una «sfida comune». Ma la collaboraz­ione stretta si sviluppa anche nella Nato e non a caso, nell’imminenza dell’insediamen­to del presidente americano Trump e dopo le sue parole sull’Alleanza, Mattarella ha voluto ribadire come sia «un’organizzaz­ione di straordina­ria importanza per la pace e la stabilità».

DOPPIO FRONTE Richiamo del presidente al rispetto degli accordi sui flussi migratori «Massimo impegno per favorire crescita e lavoro»

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Ad Atene. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella stringe la mano al primo ministro greco Alexis Tsipras

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