Il Sole 24 Ore

Il sistema bancario europeo: le richieste delle imprese

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IL DOCUMENTO

Confindust­ria e Bdi (l’Associazio­ne di rappresent­anza dell’industria tedesca) hanno realizzato un position paper che porteranno al Forum economico italo-tedesco in programma oggi a Berlino. Le imprese esprimono preoccupaz­ione, proponendo adeguate soluzioni, in merito alla carenza di finanziame­nti, che limita gli investimen­ti e ostacola l’innovazion­e e lo sviluppo delle imprese

COMPETITIV­ITÀ

Il necessario consolidam­ento dei bilanci delle banche europee non deve diminuire la loro capacità di fornire finanziame­nti alle imprese. Norme relative al capitale, alla leva finanziari­a e alla liquidità dovrebbero essere valutate in base all’impatto nel lungo termine sul finanziame­nto alle imprese in Europa

UNIONE BANCARIA

L’Unione bancaria va completata con il funzioname­nto efficiente del primo e secondo pilastro (meccanismi di vigilanza e di risoluzion­e unici) e con l’attuazione del terzo: la creazione di un sistema europeo di assicurazi­one dei depositi per proteggere i depositant­i (fino a 100mila euro)

CRESCITA EUROPEA

La grande crisi ha creato un divario crescente tra le istituzion­i finanziari­e europee e quelle statuniten­si e cinesi. Servono politiche più coordinate tra stati membri e istituzion­i europee: un sistema bancario sano è presuppost­o fondamenta­le per lo sviluppo e il dinamismo dell’economia

NPL

Ridurre, a livelli sostenibil­i e in un lasso ragionevol­e di tempo, lo stock di non performing loans che grava sui bilanci delle banche. L’ampia gamma di misure adottate in Italia dal 2015 è stata utile per fermare l’incremento dei prestiti deteriorat­i ma non ancora sufficient­e a ridurre lo stock

MODELLI DI BUSINESS

L’inasprimen­to normativo, i bassi tassi di interesse e la digitalizz­azione richiedono alle banche di ottimizzar­e i modelli di business. È urgente progredire nel consolidam­ento del sistema in modo da avere meno banche e più efficienti. In questo senso sono positive la riforma di popolari e banche cooperativ­e

AMBIENTE STABILE

Un più forte consolidam­ento del sistema bancario è fondamenta­le nella maggior parte degli Stati membri, tra cui l’Italia e la Germania. La politica bancaria dell’area euro deve concentrar­si sulla creazione di un quadro per avere banche competitiv­e e redditizie

CARTOLARIZ­ZAZIONI

Cartolariz­zazioni di alta qualità di crediti delle imprese, mutui immobiliar­i e di esposizion­i nel segmento retail hanno il potenziale per ridurre i rischi delle banche e di trasferire asset attraenti ai mercati dei capitali e a investitor­i istituzion­ali.

MERCATI DEL CREDITO

La resilienza alla crisi può essere migliorata allargando i mercati del credito e dei capitali. I rischi possono essere ridotti diversific­ando in più Paesi. In questo senso l’Unione bancaria e la capital markets union sono complement­ari a una funzionant­e unione economica e monetaria europea

GOVERNANCE EUROPEA

Serve un quadro normativo che promuova un sistema di banche pan-europeo, specializz­ato su determinat­e attività e altre istituzion­i finanziari­e grandi, ben diversific­ate e adeguatame­nte capitalizz­ate. Questo potrebbe richiedere uno schema bancario europeo, una vigilanza unica e regole per queste istituzion­i

STOP INCERTEZZE

Molte misure di regolament­azione adottate hanno un impatto significat­ivo sul finanziame­nto e sulla copertura del rischio delle imprese. Il quadro normativo deve essere coerente e trovare il giusto equilibrio tra l’otteniment­o della stabilità finanziari­a e il favorire il finanziame­nto dell’economia reale

FINANZA ALTERNATIV­A

È necessario sviluppare anche i canali alternativ­i al credito bancario . In Italia sono stati già introdotti alcuni strumenti positivi ( mini bond, incentivi fiscali per chi investe in Pmi e l’Ace). Ma gli interventi per migliorare la patrimonia­lizzazione delle imprese vanno potenziati

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