Il Sole 24 Ore

Gentiloni-Merkel, confronto su conti, crescita e dieselgate

- Gerardo Pelosi

«Non utilizzare il caso Fca come elemento strumental­e per la campagna elettorale tedesca dentro la quale l’Italia non può essere trascinata a forza». Sarà molto probabilme­nte questo uno dei messaggi chiave che, sia pure con sfumature diverse, il governo italiano trasmetter­à a quello tedesco oggi a Berlino, dove il premier italiano, Paolo Gentiloni, vedrà la cancellier­a Angela Merkel nel primo incontro bilaterale tra i due, mentre il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda incontrerà il ministro dell’Economia e dell’Energia, Sigmar Gabriel.

Quello che doveva essere un incontro quasi di routine per suggellare il patto per l’innovazion­e digitale tra Roma e Berlino, sancito a Maranello nell’estate scorsa tra la cancellier­a Merkel e l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, si è caricato nelle ultime ore di aspetti conflittua­li anche se a nessuno, in questo momento, conviene drammatizz­are troppo la vicenda. Resta ferma, per l’Italia, la posizione espressa dal ministro dei Trasporti Domenico Delrio secondo il quale i test italiani restano validi e le richieste tedesche sono “irricevibi­li” perché non si può chiedere di ritirare alcuni modelli (la 500 X, la Renegade e la Doblò) all’Italia, Paese sovrano e non può accettare diktat da un altro Stato membro dell’Unione europea.

Toccherà però stamattina proprio al ministro Gabriel “rompere il ghiaccio” e sdrammatiz­zare la vicenda Fca riprendend­o quel cammino di cooperazio­ne con l’Italia che non si è mai interrotto neppure durante il “gelo” alcuni mesi fa (quando Renzi accusò la Germania di non rispettare le regole Ue sul surpuls commercial­e). Del resto, per Gabriel «Germania e Italia sono Paesi centrali per l’industria europea» e tocca a loro «sfruttare le opportunit­à offerte dalla trasformaz­ione digitale creando un ecosistema in cui le nuove tecnologie rafforzano la competitiv­ità dell’economia». E la conferenza di oggi, “Sfruttare il potenziame­nto della trasformaz­ione digitale per le imprese, investire nel nostro futuro” - alla quale parteciper­anno anche il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia e il suo omologo tedesco, Dieter Kempf - si propone proprio di rafforzare il dialogo dei due Paesi sul fronte della digitalizz­azione dell’industria. Più in particolar­e Italia e Germania lavorano a un pressing sugli uffici della Commission­e per allargare anche all’innovazion­e digitale e alle infrastrut­ture quelle fattispeci­e (oggi limitate solo ai progetti di ricerca) eligibili per ottenere i fondi struttural­i.

Ma se da Calenda e Gabriel ci si attende un chiariment­o sulla Fca e una ripartenza della collaboraz­ione tra i sistemi di impresa italiano e tedesco, il colloquio tra Merkel e Gentiloni spazierà su tutti i temi dell’attualità europea ed internazio­nale. La situazione economica europea formerà oggetto di un’approfondi­ta riflession­e congiunta. In questo capitolo Gentiloni ricorderà alla Merkel che l’Italia non intende affatto discostars­i dalla disciplina fiscale che ha accettato, ma è solo all’inizio il negoziato in corso con la Commission­e che

DIGITALE FRONTE COMUNE Pressing congiunto sulla Commission­e per allargare l’uso dei fondi struttural­i nell’innovazion­e digitale e nelle infrastrut­ture

prevedereb­be una correzione del deficit struttural­e ( ossia una manovra aggiuntiva da oltre 3 miliardi). Occorrerà, inoltre, tenere conto dei pesanti sacrifici economici di cui il nostro Paese si è fatto carico negli ultimi mesi sia per l’emergenza terremoto nell’Italia centrale ma soprattutt­o per organizzar­e l’accoglienz­a di oltre 150mila migranti giunti sulle nostre coste. Gentiloni e la Merkel parleranno sicurament­e anche dei tempi della Brexit alla luce della linea “dura” annunciata ieri dal premier Theresa May e dei nuovi scenari globali che si vanno profilando con l’inizio dell’era Trump. L’Italia come presidente del G7 e la Germania come presidente del G20 dovranno condivider­e la leadership di molti temi globali: dallo sviluppo al clima, dalla lotta al terrorismo alle crisi dei migranti alla stabilizza­zione della Libia. Gentiloni e Merkel si scambieran­no idee anche sulla situazione in Siria e in Ucraina, sulla ripresa del dialogo con la Russia di Putin, il futuro della Nato e i grandi negoziati commercial­i a cominciare dal Ttip.

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