Nel 2016 prezzi al minimo storico
Le r ilevazioni del Gme
pA dispetto della percezione di noi consumatori, l’anno scorso l’elettricità non è mai costata così poco. Mai così poco costosa almeno fin da quando, nel 2004, è stata avviata la borsa elettrica sulla quale vengono scambiate le partite di chilowattora all’ingrosso.
Le rilevazioni sono del Gme, Gestore dei mercati energetici, la Spa pubblica del Gse che gestisce i mercati dell’elettricità, del metano, dei certificati bianchi di efficienza energetica e così via.
In particolare, l’anno scorso il prezzo medio di acquisto dell’energia sulla borsa elettrica (il cosiddetto Pun, prezzo unico nazionale) rispetto al 2015 è calato del 18,2% a 42,78 euro per mille chilowattora, il valore in assoluto più basso dall’aprile del 2004.
«Si riduce così sensibilmente il differenziale con le più importanti borse Ue», dice il Gme, secondo il quale «la netta flessione, riconducibile ancora alla bassa domanda e all’analogo andamento delle quotazioni nei principali mercati internazionali, sarebbe risultata ancor più significativa se nell’ultimo trimestre dell’anno il Pun non avesse subito, al pari dei prezzi delle altre borse europee, forti spinte rialziste innescate dal fermo di alcuni gruppi nucleari francesi».
I volumi di elettricità scambiati l’anno passato sul mercato segnano una crescita modesta (+0,6%) mentre la liquidità del mercato guadagna oltre due punti percentuali rispetto al 2015, portandosi al 70%, livello superato soltanto nel 2013.
Spiccata la riduzione delle importazioni di corrente. Complici diversi fattori (la frenata autunnale del nucleare francese è solamente uno dei motivi) scendono ai minimi storici gli approvvigionamenti dall’estero mentre sono risalite le vendite dei produttori nazionali (+3,3%). Tra le tipologie di centrali, l’anno scorso hanno ricominciato a lavorare le centrali a metano a ciclo combinato (+18,6%) e, tra le rinnovabili, la fonte eolica (+6,4%) ma nel complesso le vendite da impianti verdi segnano un nuovo calo (-1,8%), più contenuto rispetto a quello registrato nel 2015 (-11,4%).
Il prezzo orario massimo, pari a 150 euro per mille chi-
PREZZI BASSI La borsa elettrica registra un prezzo medio di soli 42,7 euro per mille kwh Sussidi e altre voci frenano il calo delle bollette
lowattora, è quello contrattato alle 19 di martedì 15 novembre; il prezzo orario più basso, 10,94 euro per mille chilowattora, alle ore 14 di domenica 27 marzo.
I consumatori difficilmente percepiscono sulle bollette questi andamenti. Le tariffe dell’Autorità dell’energia sono state in ribasso quasi tutto l’anno scorso tranne che durante l’estate ma gran parte del beneficio è scomparso fra imposte, tassa tv, incentivi alle rinnovabili sussìdi ad altri settori.
Una nota su un mercato elettrico correlato non collegato al Gme, quello del “dispacciamento”, oggetto di molte attenzioni dopo movimenti sospetti nell’estate scorsa. Le quotazioni ieri hanno rilevato prezzi imbizzarriti, soprattutto in Alta Italia.