Berco: incentivi e uscite volontarie
Accordo con i sindacati
Con l’accordo raggiunto da Berco e i sindacati, Thyssenkrupp supera una nuova prova complessa, dopo quella degli Acciai speciali di Terni, su un accordo di ristrutturazione. Lo scorso ottobre l’azienda - specializzata in componenti e sistemi per carri e macchine movimento terra - ha annunciato ai sindacati l’intenzione di avviare una procedura di licenziamento collettivo per 365 dipendenti a Copparo, vicino Ferrara, e Castelfranco Veneto, vicino Treviso. Nello stesso tempo è stata disdettata anche tutta la contrattazione aziendale. Un annuncio che ha causato molte agitazioni tra i lavoratori, rientrate dopo che con senso di responsabilità azienda e Fiom, Fim, Uilm, Ugl e Fismic sono riuscite a trovare un accordo.
Le premesse non erano delle migliori, ma dopo quattro mesi di trattativa si è trovata la quadra. Gli esuberi sono stati ridotti a 198, di cui 173 a Copparo e 25 a Castelfranco Veneto (Treviso). «Le uscite, però, - spiega Paolo Da Lan, segretario responsabile della Uilm di Ferrara - saranno gestite con il criterio della volontarietà». L’intesa prevede una gestione incentivata degli esuberi e il ricorso a un periodo di 12 mesi di cassa integrazione straordinaria. Il pacchetto di incentivi concordato va ben al di là di quanto previsto inizialmente dall’azienda. «È stato praticamente raddoppiato», continua Da Lan. Per i lavoratori non pensionabili che si candideranno volontariamente all’uscita l’incentivo ammonterà a 65mila euro entro il 31 maggio, 30mila entro il 31 luglio e 12mila entro il 31 ottobre. Da aggiungere al Tfr. Per i lavoratori pensionabili - che potranno andare in pensione di vecchiaia o prepensionamento entro il 28 febbraio 2020 - che chiederanno di uscire volontariamente è ugualmente previsto un incentivo di 65mila euro. Anche in questo caso da aggiungere al Tfr. L’accordo scongiura le esternalizzazioni: logistica e manutenzione carrelli non saranno esternalizzati ma saranno gestiti con la flessibilità oraria che viene prevista dal contratto. Questa flessibilità consentirà all’azienda di essere più competitiva su un mercato in continua e repentina evoluzione. I due obiettivi del management erano appunto di raggiungere un accordo che consentisse la competitività e la
LE CONDIZIONI Per chi deciderà di dimettersi sono previsti fino a 65mila euro - Scongiurate le esternalizzazioni grazie alla flessibilità di orario
sostenibilità nel medio lungo termine. Con l’accordo, infine, l’azienda ha detto di essere disponibile a continuare ad applicare fino al 30 giugno 2017 alcuni istituti tra cui il premio di competitività aziendale, le relazioni sindacali, l’orario e l’anticipazione del Tfr. Inizia adesso per i sindacati il percorso per accompagnare l’accordo che sarà sottoposto al referendum dei lavoratori questa settimana.