Gara unica, primo bando al via
A febbraio la procedura Consip per 1.600 autobus: nove lotti dal valore di 255 milioni
Far transitare per la prima volta l’acquisto degli autobus da una gara centralizzata a livello nazionale, per rendere più efficace la spesa dei fondi dedicati al Tpl. È l’obiettivo della procedura che gli uffici del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio stanno definendo in questi giorni e che dovrebbe partire a febbraio. Un decreto, approvato dalle Regioni e alla firma del ministro, fornisce tutti i dettagli sull’operazione.
Ci saranno nove lotti per mezzi sia urbani che extraurbani. In questo round saranno messi sul piatto 255 milioni (cofinanziamento incluso) per acquistare 1.600 veicoli, che si aggiungeranno al mezzo miliardo stanziato a dicembre per le gare regionali. Tutto questo, poi, darà inizio a un processo di lungo periodo: la legge di Bilancio 2017, infatti, ha già rifinanziato la gara nazionale, facendone per il futuro l’asse prioritario per gli investimenti nel parco autobus. Avrà a disposizione 3,7 miliardi fino al 2033.
È stato lo stesso ministro Delrio a indicare il rinnovo del parco autobus tra le sue priorità per il 2017. Al momento siamo molto sopra la media europea per età dei nostri mezzi. Per svecchiare questi veicoli, arriva lo strumento della gara nazionale. Sarà utilizzato per dare una mano a Regioni e società di Tpl che hanno problemi a gestire procedure così complesse, aumentando i risparmi e abbattendo i contenziosi. Per le forniture di autobus ci saranno a disposizione fondi statali dedicati agli acquisti di bus e, in più, una quota di cofinanziamento minimo assicurata da ogni governatore. La disponi- bilità attuale del Fondo acquisti è di 150 milioni per il periodo 20172019, ai quali vanno aggiunti altri 35,5 milioni di cofinanziamento ogni dodici mesi: il totale è di 255 milioni di euro. Una cifra che è in grado di garantire l’acquisto di circa 1.600 mezzi. In prospettiva, però, la potenza di fuoco del fondo è destinata a crescere. L’ultima legge di Bilancio, infatti, ha già messo sul piatto finanziamenti per 3,7 miliardi, in grado di alimentare queste gare centralizzate fino al 2033. Nel 2019, per la precisione, lo stanziamento sarà pari a 200 milioni, mentre tra il 2020 e il 2033 arriveranno 250 milioni ogni dodici mesi.
Tutto questo denaro sarà utilizzato attraverso una centrale unica di committenza, identificata dal decreto in Consip, che bandirà una gara basata su nove lotti: sei per mezzi urbani e tre per gli extraurbani. I lotti sono divisi per lunghezza dei veicoli, ma anche per tipologia di alimentazione: contemplano bus elettrici, a gasolio, ibridi benzina-elettrico e a metano. Tutti devono garantire la più recente classe di emissione disponibile e un equipaggiamento standard che, tra le altre cose, comprende un dispositivo di conteggio passeggeri, la videosorveglianza, un dispositivo di rilevamento della posizione, la predisposizione per il wi-fi.
Per ogni lotto ci sarà un vincitore che, nella sostanza, sarà un produttore in grado di garantire la fornitura massima indicata dal provvedimento. Ogni fornitore firmerà una convenzione con Consip e, a valle di questa, riceverà gli ordinativi dalle singole Regioni. I governatori, poi, comunicheranno al ministero i loro ordini, ricevendo i fondi statali in due tranche: la seconda (pari al 60%) sarà pagata solo al momento del completamento delle forniture. Consip, in questi giorni, sta limando i dettagli tecnici della gara che dovrebbe decollare già a febbraio.
DECRETO DELRIO Prima tranche da 255 milioni: alla firma la ripartizione della quota nazionale con cui le Regioni acquisteranno i mezzi tramite centrale unica