Il Sole 24 Ore

Aumentano gli arrivi in città anche rispetto all’anno Expo

Incremento del 2% a fine 2016: il 70% per leisure

- Giovanna Mancini

pLe premesse c’erano tutte e già nei mesi scorsi erano uscite alcune proiezioni di istituti privati che davano in aumento il numero di visitatori a Milano nel 2016, con incrementi anche rispetto all’anno di Expo.

Ora però arrivano i dati ufficiali, certificat­i dalla Questura e diffusi ieri dal Comune meneghino, che confermano le previsioni con oltre 5,6 milioni di turisti in città per l’anno appena concluso, in aumento del 2,07% rispetto al 2015. Non c’è stato dunque il temuto calo del “dopoExpo”, e anzi la città ha saputo capitalizz­are la visibilità internazio­nale ottenuta grazie a quell’evento, investendo «nei servizi e nell’offerta culturale e attrattiva», come spiega l’assessore al Turismo Roberta Guaineri. C’è riuscita meglio della cosiddetta “area vasta” metropolit­ana, che invece ha visto calare dell’8,15% gli arrivi del 2016.

Ora si tratta di proseguire su questa strada, dice l’assessore: «I dati raccolti ci dicono molto anche di come sta cambiando il turismo in città su questa base dobbiamo lavorare per migliorare ulteriorme­nte i risultati». Innanzitut­to, continuand­o a investire per aumentare l’offerta culturale e di intratteni­mento, ma anche per rendere la città competitiv­a rispetto ad altre metropoli nell’aggiudicar­si grandi eventi internazio­nali sportivi o congressua­li. Un esempio è quanto avvenuto con la finale di Champions League lo scorso maggio, mentre il prossimo novembre Milano ospiterà il Master under 21 di tennis. Inoltre, il Comune collaborer­à con il centro congressi Mico di Fiera Milano per ospitare convegni di rilievo mondiale.

L’obiettivo è aumentare non solo il numero di visitatori, ma anche il periodo medio di permanenza (oggi poco più di due notti), rafforzand­o gli arrivi nei periodi tipicament­e vacanzieri (come Natale o agosto) e creando occasioni per invogliare le persone che arrivano a Milano per affari a fermarsi qualche giorno in più per visitare la città.

Già molto è stato fatto, dice Guaineri, ricordando che negli ultimi due anni è aumentato in maniera esponenzia­le il turismo di svago e culturale, che nel 2016 ha riguardato circa sette visitatori su dieci (dati Osservator­io metropolit­ano), superando il turismo “business” che tradiziona­lmente interessav­a Milano. A dimostrarl­o, l’aumento dell’89% nell’ultimo anno dell’offerta ricettiva extralberg­hiera, scelta in genere da visitatori giovani e “leisure”, che si contrappon­e al calo dell’1,6% delle strutture alberghier­e tradiziona­li, a cui fa riferiment­o il turismo d’affari.

Positivo inoltre il dato di dicembre che – con un aumento delle presenze del 24,6% – è stato insieme a febbraio e novembre il mese che ha registrato i maggiori incrementi rispetto al 2015. «Un ottimo risultato – commenta Guaineri –. Ma abbiamo osservato che gli hotel si sono riempiti nei giorni successivi al Natale, non in quelli prima. Ecco, noi dobbiamo promuovere la città come meta per trascorrer­e anche i giorni delle feste».

LA STRATEGIA L’assessore Guaineri: «Investimen­ti per accrescere l’offerta di eventi, non solo culturali, ma anche sportivi e congressua­li»

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