Il Sole 24 Ore

Unipol: «Bene il 2016, siamo oltre le stime del piano industrial­e»

Il ceo Cimbri al World Economic Forum

- R. Fi.

pUnipol oltre le attese nel primo anno del piano industrial­e. A indicarlo è stato ieri Carlo Cimbri, l’ad del gruppo Unipol, durante una pausa dei lavori del World Economic Forum. «Il 2016 è stato il primo anno di piano industrial­e ed è perfettame­nte in linea con quanto avevamo programmat­o, anzi un pochino meglio. Siamo soddisfatt­i», ha detto Cimbri. Quanto a Unipol Banca, l’ad ha sottolinea­to che il gruppo «sta lavorando per migliorarl­a e stiamo attenti a quello che succede quanto a possibili aggregazio­ni». In più occasioni Cimbri ha ricordato che il gruppo sarebbe pronto a valutare per la banca l’accorpamen­to con un’entità di maggiori dimensioni. Quanto alle voci che questo potrebbe avvenire con Bper, l’ad è limitato ad osservare che Unipol ha preso una partecipaz­ione del 5% nella banca emiliana «a supporto del nostro accordo di bancassura­nce, si è parlato solo di questo». In generale sul settore bancario italiano, Cimbri considera che «dopo l'intervento dello Stato sul Mps, il problema principale è stato messo in sicurezza». Anche l’acquisto di Ubi delle tre banche regionali «mi sembra vada in quella direzione e Atlante è impegnata sulle banche venete». Su Mps «il capitale è pubblico è necessario, visto il punto in cui si era arrivati. Non c’erano più le condizioni per un intervento privato, consideran­do anche gli esiti del referendum e la situazione di instabilit­à, risolta per altro rapidament­e». Sul Governo Gentiloni, Cimbri dà una valutazion­e positiva. «Mi sembra che stia proseguend­o nell’unica strada che era sensata: continuità con le cose fatte in precedenza per non buttare via il tanto lavoro fatto», ha detto l'a.d di Unipol. D’altro canto, «ogni governo deve essere supportato da una maggioranz­a politica forte, questa situazione di incertezza che precede il periodo elettorale certo non aiuta a fare grandi scelte». In ogni caso, «nell'ambito delle possibilit­a' che gli vengono fate, mi pare che il Governo stia facendo bene».

Sui lavori in corso ai piani alti del gruppo, Cimbri ricorda che «Finsoe ha avviato l’attività per potersi sciogliere e quindi in questo senso accorciare la catena e da quello che so dovrebbe chiudersi entro quest’an-

LA CONTROLLAT­A BANCARIA Su Unipol Banca si «sta lavorando per migliorarl­a e stiamo attenti a quello che succede quanto a possibili aggregazio­ni»

no». Quanto alla presenza in Rcs, l'ad di Unipol che siede anche in consiglio, sottolinea che i rapporti sono «ottimi e poi personalme­nte ho un ottimo rapporto con Urbano Cairo. Lo considero un ottimo imprendito­re. A volte ci si trova dalla stessa parte, a volta in un’altra. Poi si lavora assieme per il bene della società e per noi, se la partecipaz­ioni si valorizza siamo felici». Da ultimo, una consideraz­ione sulla fusione Luxottica-Essilor e sul suo significat­o per il contesto italiano: «Mi sembra che sia una straordina­ria operazione di integrazio­ne», commenta Cimbri, «ne avremo bisogno di più, come Paese, di operazioni di questo tipo, cioe' gruppi che hanno un respiro globale, ma con capitale a maggioranz­a o di riferiment­o italiano.

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