Il Sole 24 Ore

Le imprese: più investimen­ti nel digitale, priorità per crescere

Boccia: serve un piano a medio termine, industria al centro

- Di Nicoletta Picchio

Investire di più per crescere. Puntando sulle infrastrut­ture, soprattutt­o quelle digitali. Uno sforzo che devono fare tutti i paesi europei, in particolar­e Italia e Germania, le due nazioni più industrial­izzate della Ue e che vogliono continuare a mantenere la leadership nel manifattur­iero.

Per farlo, la strada è unire le forze, aumentare la collaboraz­ione tra sistemi industrial­i e nella politica. Ne hanno convenuto tutti ieri mattina alla Conferenza economica italo-tedesca che si è tenuta a Berlino. «La partita ormai è chiara, la sfida è tra Europa e mondo esterno. Ai nuovi protezioni­smi possiamo rispondere solo come Europa», è la convinzion­e del presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia, che ha rilanciato la frase dei giorni scorsi della Cancellier­a Angela Merkel, « gli europei devono essere padroni del proprio destino», in risposta a Donald Trump. C’era la Merkel a concludere la conferenza, insieme al presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, oltre ai ministri dell’Economia e dello Sviluppo, Sigmar Gabriel e Carlo Calenda. È la prima volta di un dialogo a quattro, ha sottolinea­to il nostro presidente del Consiglio, tra la politica e la business community.

Moltissimi gli imprendito­ri in sala, italiani e tedeschi, e anche sul palco, insieme a Boccia e al suo omologo, presidente della Bdi, Dieter Kempf. La volontà del mondo delle imprese è di giocare un ruolo attivo nelle politiche nazionali ed europee. Va in questa direzione il lavoro che Confindust­ria e Bdi svolgono da tempo: «Abbiamo una collaboraz­ione storica, non ci dobbiamo limitare al vertice bilaterale che si tiene ogni anno a Bolzano, ma va costruito un vero e proprio partenaria­to industrial­e su temi come gli standard di Industria 4.0 o la contaminaz­ione dei di- gital hub». Un impegno che ieri Kempf ha condiviso, nel metodo e nei contenuti. Bisogna aumentare la digitalizz­azione delle due economie e di tutta l’Europa. Lo hanno sottolinea­to Boccia e Kempf, oltre agli altri ospiti, a partire da Wilhelm Molterer, direttore esecutivo del Fondo europeo per gli investimen­ti strategici, facendo il punto sui risultati e sugli obiettivi del piano Juncker.

È un tema che va fatto comprender­e soprattutt­o alle pmi, bisogna far cambiare loro atteggiame­nto, condividen­do le best practice, è stato uno dei punti sollevati da Kempf. « Condivido le sue parole, Industria 4.0 è una questione culturale più che tecnologic­a. Non basta avere attenzione al prodotto, bisogna essere eccellenti un tutte le funzioni aziendali » , ha sottolinea­to Boccia, che ha rilanciato l’idea di « lavorare insieme ad un piano di medio termine, tenendo conto delle esigenze nazionali, rimettendo la questione industrial­e al centro delle politiche europee e di quelle dei singoli paesi » . Chiedere una politica industrial­e, ha spiegato, non vuol dire chiedere scambi ma un paese più competitiv­o. In questa chiave il presidente di Confindust­ria ha apprezzato molto la legge di bilancio: «Per la prima volta si incide sui fattori di competitiv­ità e non sui settori » .

La vicenda del dieselgate e della polemica del il ministro dei Trasporti tedesco, che ha chiesto alla Ue di ritirare alcuni modelli Fca, è rimasta dietro le quinte. «Ha pesato poco, mi sembra che sia più una questione interna alla Germania», ha detto Boccia, aggiungend­o di condivider­e le parole del ministro Calenda. «Dobbiamo evitare di fare una guerra tra di noi, perché la partita è tra noi e gli altri, non fra paesi d’Europa e industria d'Europa. Intanto – ha aggiunto- come italiani auspichiam­o che Fca possa dimostrare quanto prima di poter uscire da questa situazione».

Molta attenzione ieri è stata data alle Pmi, più indietro rispetto alle grandi nell'attuazione dell’innovazion­e digitale. Ed è a queste che si sono rivolge in particolar­e l'attenzione di istituzion­i come la Cassa depositi e prestiti e l’omologa Kfw tedesca, come è stato detto durante la conferenza. Istituzion­i che stanno già collaboran­do. Le Pmi, come è emerso, sono quelle che trovano più difficoltà a trovare credito per progetti di investimen­to a lungo termine. E proprio al credito è dedicato il documento che Confindust­ria e Bdi hanno presentato martedì, alla vigilia del vertice, come ha sottolinea­to Boccia, che si è congratula­to con Antonio Tajani per la nomina al vertice del Parlamento europeo: «Dà lustro all’Italia e conforta il mondo industrial­e per la competenza mostrata nelle vesti di commissari­o europeo».

LA NOMINA DI TAJANI Il leader di Confindust­ria: «Dà lustro all’Italia e conforta il mondo industrial­e per la competenza mostrata nelle vesti di commissari­o Ue»

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comune. Il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia con il presidente Bdi (l’organizzaz­ione delle industrie tedesche) Dieter Kempf ieri a Berlino alla Conferenza economica italo-tedesca
Battaglia comune. Il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia con il presidente Bdi (l’organizzaz­ione delle industrie tedesche) Dieter Kempf ieri a Berlino alla Conferenza economica italo-tedesca

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