Il Sole 24 Ore

Torna l’idea del «direttorio» con Berlino e Parigi

- Ge. P.

pEra un “sogno” quello del direttorio dell’Unione europea a tre Germania, Francia, Italia che l’ex premier, Matteo Renzi aveva accarezzat­o per mesi e che sembrava quasi trasformar­si in realtà il 22 agosto scorso quando Angela Merkel e François Hollande resero omaggio insieme a Renzi alla tomba di Altiero Spinelli a Ventotene. Da bordo della portaeromo­bili Garibaldi, nave ammiraglia della missione europea “Sophia” contro sca- fisti e trafficant­i di migranti, Renzi era quasi certo di portare a buon fine il suo progetto che si sarebbe dovuto felicement­e concludere il 25 marzo di quest’anno a Roma con un Consiglio europeo straordi- nario per la celebrazio­ne dei 60 anni della firma dei Trattati istitutivi della Comunità europea per ridare slancio alla costruzion­e europea ferita dalla Brexit e riportare la priorità su crescita, occupazion­e e investimen­ti. Ma, poco più di un mese dopo, il 28 settembre, Merkel e Hollande (insieme al presidente della Commission­e Ue, Jean-Claude Juncker) si videro a Berlino senza Renzi per incontrare la leadership degli industrial­i europei (Ert). «Ho grande rispetto per Angela Merkel e François Hollande – disse Renzi - ma non possiamo perdere l’occasione. Fanno finta che sia un meeting sull’agenda tecnologic­a, ma il vero obiettivo è blindare un percorso che porta dritto al vertice di Roma 2017. Vogliono arrivare a quella data con una specie di nulla di fatto. Come a Bratislava dove è finita come tutti sappiamo, con un documento vuoto e del tutto inutile».

Eppure ieri alla conferenza economica Italia-Germania, è stato proprio il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a proporre al ministro tedesco dell’Economia, Sigmar Gabriel che le prossime riunioni sul digitale si tengano a tre: Italia, Germania e Francia. Gabriel ha suggerito subito l’idea alla cancellier­a Merkel poco prima che quest’ultima salisse sul palco del Bundesmini­sterium für Wirtschaft und Energie per concludere la conferenza. E la Merkel ha colto la palla al balzo e si è espressa in modo molto chiaro: «Italia e Germania collaborer­anno ancora nello sviluppo del digitale ma è arrivato il momento che Italia, Germania e Francia partecipi- no congiuntam­ente a queste conferenze per dimostrare la forza economica dell’Europa di cui sono espression­e i tre principali Paesi manifattur­ieri». In altre parole si tornerebbe, in questo modo, al “direttorio” a tre, sia pure limitato, per ora, soltanto alle questioni economiche. L’agenda comune che si intreccerà quest’anno tra l’Italia, presidente di turno del G7 e della Germania, presidente del G20 fungerà tra l’altro da volano al rilancio della costruzion­e europea di cui il Consiglio del 25 marzo dovrebbe essere il punto di partenza.

LA CELEBRAZIO­NE L’anniversar­io per 60 anni dei Trattati (25 marzo) potrebbe essere il punto di partenza per il rilancio della costruzion­e europea

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Il vertice trilateral­e di Ventotene si è svolto il 22 agosto scorso sulla portaerei Garibaldi tra l’allora premier italiano Matteo Renzi, il presidente francese Francois Hollande e la cancellier­a tedesca Angela Merkel.
FOTOGRAMMA Rilancio dell’intesa a tre. Il vertice trilateral­e di Ventotene si è svolto il 22 agosto scorso sulla portaerei Garibaldi tra l’allora premier italiano Matteo Renzi, il presidente francese Francois Hollande e la cancellier­a tedesca Angela Merkel.

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