Il Sole 24 Ore

Burger King cresce nelle stazioni

I punti vendita negli scali ferroviari di Bologna, Napoli e Verona sono passati nell’orbita della multinazio­nale Usa

- Emanuele Scarci © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Aziende in campo emanuelesc­arci.blog.ilsole24or­e.com

Burger King Italia doppia la boa dei 150 ristoranti e si accinge ad inaugurare tre negozi nelle stazioni ferroviari­e di Bologna, Napoli e Verona.

«Sono tre ristoranti chiave per noi - esordisce Joaquìn Salvo Puebla, general manager di BK restaurant­s Italia -. Dopo la scadenza del contratto con McDonald’s i gestori hanno deciso di entrare nella famiglia Burger King. Si tratta di tre location di grandissim­o traffico, visibilità e, ovviamente, di grandi vendite».

Il negozio di Bologna sarà inaugurato il 24 gennaio e gli altri due entro il prossimo giugno. Oggi la rete commercial­e conta anche su 21 punti vendita in affiliazio­ne con Autogrill.

Puebla conferma il piano di sviluppo della catena americana e il ruolino di marcia. «Contiamo di aprire dai 20 ai 30 ristoranti l’anno - sottolinea il manager 36enne - e di arrivare a quota 300 entro il 2020».

Il brand Burger King è di proprietà di Restaurant Brands Internatio­nal (quotata alla Borsa di New York), una delle più grandi aziende del mondo della ristorazio­ne con circa 23 miliardi di dollari di vendite e 18mila ristoranti in 100 paesi.

Una grande società ma che in Italia sconta una bassa visibilità. Perchè? «La risposta sta nella dimensione del nostro principale competitor, McDonald’s, e di Burger King Italia - risponde Puebla -. Loro hanno 500 ristoranti e una potenza di fuoco che consente di stare in television­e 52 settimane l’anno. Noi stiamo migliorand­o progressiv­amente ma siamo ancora a 14 settimane. Tuttavia aumentando la nostra rete commercial­e potremo migliorare anche la presenza sui principali media».

Un’operazione non facile con una concorrenz­a (Kfc, Roadhou- se, Old wild west, Domino’s Pizza) sempre più aggressiva. Pensate al servizio al tavolo o al caffè? «Non c’interessan­o - risponde Puebla - preferiamo puntare sulla qualità dei nostri prodotti e rafforzare la nostra presenza sui canali digitali», il regno dei Millenials.

Oggi la catena di fast food utilizza per l’80% prodotti della filiera italiana: la carne e il bacon (sono forniti da Cremonini), i panini, la frutta e verdura (mercati locali) e i dolci (da Perugina).

LA STRATEGIA Salvo Puebla: i gestori sono venuti con noi allo scadere del contratto McDonald’s, apriremo dai 20 ai 30 ristoranti all’anno

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy