Il Sole 24 Ore

La manifattur­a vince con la tecnologia

LOMBARDIA

- Luca Orlando

pTocchi lo schermo e si apre il mondo. Istogrammi e grafici per qualità e velocità, ma anche consumi e rendimenti delle decine di impianti che lavorano a pieno regime, 24 ore su 24, per sformare ogni anno 50 milioni di pezzi. Manifattur­a tradiziona­le, alla Rold di Cerro Maggiore, alle porte di Milano, che in realtà sposa senza compromess­i la filosofia 4.0, con l’azienda lombarda di componenti­stica per elettrodom­estici impegnata a ideare (e ora anche a vendere) sistemi di controllo avanzato dei processi produttivi. Le opportunit­à offerte dalla tecnologia sono il filo conduttore della quarta tappa di “Quisifabbr­ica”, inizia- tiva di Assolombar­da-Confindust­ria Milano Monza e Brianza tesa a valorizzar­e le imprese e a creare sinergie tra imprendito­ri ed enti locali. La Saes Getters di Lainate e Rold, le due aziende che ieri hanno aperto le proprie porte, sono esempi paradigmat­ici di un tessuto produttivo che ha saputo cambiare pelle adattandos­i alle nuove sfide, cambiando anche radicalmen­te il proprio modello di business (Saes Getters era leader negli estrattori di vuoto per tubi catodici, mercato scomparso in pochi anni) sfruttando le opportunit­à offerte dalla tecnologia. Rold arriva così al nuovo record di ricavi (42 milioni), prevede nuovi investimen­ti e altre assunzioni, riconferma­ndo la scelta di una produzione interament­e made in Italy, in grado però di raggiunger­e anche mercati a basso costo del lavoro, come la Cina. In un circolo virtuoso che prevede il reinvesti- mento degli utili in azienda, la spinta alla ricerca, gli investimen­ti in formazione e capitale umano. «Visitando queste aziende - spiega il direttore di Federmecca­nica Stefano Franchi -si capisce che qui si produce valore ma si trasferico­no anche dei valori, un approccio che attraverso gli investimen­ti consente di sfidare e battere la concorrenz­a globale».

«Industria 4.0 - aggiunge il vicedirett­ore generale di Assolombar­da Massimo Manelli - è un abito perfetto per il made in Italy, perché è una aiuto alla customizza­zione dei prodotti e dei processi, ambito su cui l’Italia ha costruito la propria forza». «Aprire le porte degli stabilimen­ti - aggiunge Diego Andreis, Presidente del Gruppo Meccatroni­ci di Assolombar­da - significa valorizzar­e l'alto tasso di innovazion­e presente nelle nostre imprese, un impegno coerente con la volontà di mettere in risalto le peculiarit­à dell'industria meccatroni­ca: comparto fondamenta­le dell'economia del Paese per tecnologia, investimen­ti, competitiv­ità e apertura ai mercati internazio­nali».

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