A Milano scontro sulle assunzioni
I sindacati: rimodulare i nuovi bandi
Dopo aver indetto uno sciopero per il 3 febbraio per scarsità di personale e mancato rispetto delle graduatorie concorsuali, i dipendenti della pubblica amministrazione del Comune di Milano ora lanciano un vero e proprio diktat ai vertici di Palazzo Marino. Per i sindacati occorre: rimodulare i nuovi bandi, in modo da rispettare anche le “vecchie” graduatorie; aprire un confronto sulla nuova organizzazione della macchina comunale; avviare un dialogo politico più paritario e continuato, ovvero «un cambio di paradigma». Così lo definisce Tatiana Cazzaniga, rappresentante di Fp-Cgil Milano.
I rapporti tra i sindacati e l’ amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Sala sono tesi. La situazione è precipitata a novembre, quando, lamentano i sindacalisti, non c’è più stato un chiaro interlocutore nel settore delle Risorse umane del Comune e, peraltro, non sono stati dati punteggi ai precari, come richiesto da mesi. Ma evidentemente la questione più spinosa è la volontà di Sala e del suo dg Arabella Caporello di usare il denaro concesso a Milano per le nuove possibili assunzioni (inizialmente 9 milioni) per avviare 16 procedure di selezione per 178 posti disponibili, in cui si chiedono elevate conoscenze informatiche. «Non sono state rispettate le graduatorie di concorsi già fatti, che avrebbero permesso di coprire subito almeno una parte delle posizioni vuote, senza dover aspettare altri 2 o 3 anni, mettendo così in difficoltà i lavoratori per carenza di personale», spiega Cazzaniga.
Relativamente alla necessità di elevare il livello delle compentenze, i sindacalisti rispondono che si poteva inter- venire parcellizzando le risorse, destinandone cioè un po’ per i nuovi bandi e un po’ per coprire subito i posti liberi.
La minaccia è quindi lo sciopero del 3 febbraio e lo stop agli straordinari dal 27 gennaio al 25 febbraio. I rappresentati dei lavoratori ora chiedono di sedersi ad un tavolo con il sindaco Sala e con l’assessore al personale Cristina Tajani.
Sala ieri ha spiegato la sua opinione facendo delle aperture, anche se contatti ufficiali con i sindacati non ci sono ancora stati. «Va bene rispettare le graduatorie ma in alcuni casi serve ricorrere a professiona-
IL CONFRONTO Le sigle della Pa chiedono un dialogo continuo Sala: «Necessarie maggiori competenze informatiche»
lità specifiche - ha detto ieri - Come sindaco ho il dovere di migliorare il funzionamento del Comune: è evidente che noi sul tema dell’assunzione dall’esterno per il mondo del digitale andremo avanti».
Sala fa però sapere di voler incontrare i sindacati e ha aggiunto: «Mi dispiace che lo sciopero sia stato proclamato - continua - è un diritto e quindi non posso entrare in questa decisione, voglio sottolineare però un punto: mi sono sgolato in campagna elettorale a sottolineare la necessità che il Comune facesse un salto su tutto il tema digitale e dell’informatizzazione».
Nei prossimi giorni è possibile che i vertici di Palazzo Marino e i sindacati tentino di aprire una trattativa.