Il Sole 24 Ore

Cambia la domanda di casalinghi e le aziende puntano su design e praticità

In Piemonte lo stor ico polo conta su 160 imprese e 1.300 addetti

- Augusto Grandi

Tra programmi televisivi dedicati al cibo e la crescita dei consumi alimentari fuori casa (valgono ormai il 35% dei consumi alimentari delle famiglie), anche il comparto dei casalinghi (pentole, posateria, accessori) ha dovuto attrezzars­i per rispondere ad una domanda che è molto cambiata.

«Sino a pochi decenni orsono - spiegano all’Unione industrial­e del Verbano Cusio Ossola - esisteva un solo polo mondiale del casalingo, concentrat­o nell’alto Piemonte». La globalizza­zione ha cambiato tutto, dal polo piemontese sono emigrati marchi come Girmi e Bialetti, altre aziende come Lagostina sono state acquisite da gruppi stranieri (che però investono moltissimo sul territorio subalpino). Altri, come Alessi, hanno trasformat­o il casalingo in un oggetto di design in grado di affascinar­e il mondo intero. Ed altri si sono specializz­ati nei prodotti desti- nati a ristoranti, alberghi, bar.

Complessiv­amente il polo conta 160 imprese con circa 1.300 addetti ed un export che rappresent­a il 9,3% delle esportazio­ni provincial­i. Le imprese impegnate nella fabbricazi­one del pentolame sono 37, con oltre 400 addetti. Dal 2006 viene utilizzato anche il brand LagoMag-

giore Casalinghi, promosso dalla Camera di commercio e da un gruppo di aziende e dalle associazio­ni di categoria per garantire al cliente la qualità e la cura della produzione.

Ma il Piemonte può anche contare su un’altra grande realtà in provincia di Novara, ad Orfengo, ai confini con il Vercellese. È la Sambonet Paderno Industrie, con 260 addetti ed un giro d’affari di circa 90 milioni di euro. La storia della Sambonet inizia sul finire del ’700 a Vercelli, quando Giuseppe Sambonet, orafo e argentiere, ebbe l’incarico di restaurare oggetti sacri custoditi nel Duomo. E il figlio, nel 1856, fonda la ditta Giuseppe Sambonet. Nel 1932 viene creato il primo impianto su scala industrial­e in Italia per la produzione di argenteria massiccia affiancata ad una di argenteria galvanica e nel ’38 la Sambonet inizia, prima in Europa, la produzione di posateria in acciaio inossidabi­le e la messa a punto dell’argentatur­a dell’acciaio.

Nel ’56 inizia l’attività di export e Sambonet entra nell’hotellerie internazio­nale. Poi, dopo alterne vicende, l’azienda passa sotto il controllo dei fratelli Franco e Pierluigi Coppo che rilevano anche la Paderno (pentolame profession­ale e ar- ticoli da cucina per comunità).

I fratelli Coppo, che hanno creato il gruppo Arcturus (oltre 1.300 addetti ed un giro d’affari intorno ai 160milioni di euro, con l’82% di export), acquistano anche la tedesca Rosenthal (porcellane e complement­i d’arredo). E con gli altri marchi del gruppo Arcturus, 13 in totale, si viene a creare un leader mondiale negli arredi per tavole di prestigio.

I prodotti Sambonet Paderno sono distribuit­i in 95 Paesi e, per far fronte alle nuove richieste del mercato, l’azienda novarese amplia la propria offerta di posateria e holloware sperimenta­ndo nuove finiture speciali, a partire dal vintage che, introdotte nel 2015 per l’Ho.Re.Ca, si ampliano con lavorazion­i satin e antique. E poi strumenti per cucinare in modo sano, set composti da bacchette orientali e cucchiaio occidental­e, il design che si sposa alla praticità e l’innovazion­e che convive con la tradizione.

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