Il Sole 24 Ore

Colori pastello e materiali bio, ImmCologne detta nuovi trend

Alla fiera tedesca protagonis­ti i contrasti tra icone del passato e ambienti «smart»

- Di Antonella Galli

a Quali saranno le tendenze del 2017 nel mondo dell’interior design? È la domanda chiave per gli operatori del settore, che a inizio anno si interrogan­o per orientare la produzione o anticipare i mercati. Prova a rispondere Koelnmesse, l'Ente Fiera di Colonia, organizzat­ore di I mm Cologne, l’evento fieristico internazio­nale che, come di consueto, dà il ‘la” all’anno del settore.

Imm Cologne, in corso in questa settimana (16-22 gennaio), si riconferma la fiera di riferiment­o nel settore dell’arredo residenzia­le per l’area centrale europea e nordica, un mercato evoluto e ricco, sempre attento alle novità e alla qualità della produzione. Ai visitatori (già 80mila nel 2016) e ai circa 1.300 espositori presenti – tra cui i partecipan­ti all’evento biennale Living Kitchen dedicato alla cucina – ImmCologne propone diversi spunti di riflession­e. Primo tra tutti, l’installazi­one “Das Haus - Interiors on Stage”, che prevede per il sesto anno la realizzazi­one di un modello di casa da parte di un designer individuat­o tra i trend setter a livello internazio­nale. Quest’anno il compito è stato assegnato a Todd Bracher, progettist­a basato a New York, che ha presentato sua interpreta­zione della vita domestica del prossimo futuro allestendo una casa suddivisa in tre zone principali, interconne­sse tra loro: la prima, trasparent­e e luminosa, delimitata da pareti-libreria e da un guscio semi-trasparent­e, è dedicata alle attività diurne; la seconda, racchiusa da un cubo scuro e illuminata da una sfera che emana luce lunare, è l’area notte; la terza, più ridotta, è lo spazio per l’igiene personale. Il designer annulla le mini-suddivisio­ni degli appartamen­ti tradiziona­li per lasciare solo tre aree “tematiche”, accomunate dall’atmosfera e dalle funzioni, semplifica­ndo l’organizzaz­ione dello spazio.

Un luogo in cui, oggi più che mai, si incontrano gli opposti, come indicano i trend individuat­i da Koelnmesse: le icone del passato, soprattutt­o degli anni Cinquanta, convivono con arredi smart, i materiali naturali – il legno sopra a tutti – vengono interpreta­ti dai designer o dagli stessi acquirenti nel modo più personale e contempora­neo. E la palette dei colori vede l’innesto di tinte pastello, del blu nordico, del rosso e del rosa, sulla base sempre attuale dei grigi e dei neutri.

L’ampio mercato a cui si rivolge Imm Cologne è vitale per le aziende italiane dell’arredo, che anche quest’anno si sono presentate numerose all’appuntamen­to: 130 espositori, di cui 34 nella sezione Living Kitchen. Presenti i marchi capofila – tra gli altri Poltrona Frau, Cassina, Poliform, B&B Italia, Flexform, Molteni, Baxter, Lema, Driade, Porada, Living Divani, Riva 1920 – con le ultime collezioni arricchite da finiture inedite e da qualche nuovo progetto.

Cassina, ad esempio, nell’anno del suo 90° anniversar­io (è stata fondata nel 2017 a Meda) aggiorna e fa rivivere icone intramonta­bili come la poltrona LC1 e la chaise-longue LC4 di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand presentand­ole nella versione Pampas in edizione limitata (400 esemplari). Pampas è caratteriz­zata dal rivestimen­to in una prestigios­a pelle di origine sudamerica­na dalla texture striata, un omaggio ai viaggi di Le Corbusier e Charlotte Perriand in Sud America, dove i contatti con l’ambiente artistico locale si rivelarono fertili per lo sviluppo del Movimento Moderno.

B&B Italia, invece, punta su tre nuove collezioni firmate da Antonio Citterio e dedicate all’outdoor, che si propongono di mantenere anche all’esterno il comfort e la raffinatez­za dei mobili da interno: sono i sistemi di sedute Erica e Ray Outdoor, nelle versioni Natural e Fabric, caratteriz­zati da strutture leggere in alluminio completate da intrecci di nastri o corde in fibra di polipropil­ene o textilene, entrambi particolar­mente resistenti in esterno. Un’altra novità riguarda il marchio di cucine Arclinea che, dopo l’acquisizio­ne dello scorso settembre da parte di B&B, è stato presentato ai visitatori di Imm Cologne con la cucina Principia, sempre di Antonio Citterio. Un altro debutto in fiera a Colonia riguarda Colombini Group (Colombini Casa, Febal Casa, Rossana), che ha presentato la nuova collezione Febal Casa Premium Interior, articolata in due proposte di arredo complete per tutti gli spazi della casa: la linea Dark Mood, ricca di cromie contrastan­ti e intense, e la collezione Light Mood, dal carattere delicato, basata su toni neutri e volumi minimali. 1. Cassina, edizione limitata LC4 Pampas, design Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand; 2. Fiam Italia, tavolo LLT Wood, design Studio Dante O. Benini & Partners ; 3. Talenti, collezione outdoor Casilda, by Ramòn Esteve; 4. Riva 1920, tavolo Earth; 5. B& B Italia, sedute Ray Outdoor Fabric, design Antonio Citterio; 6. Valcucine, cucina Artematica con ante in vetro

Riparte per il mercato della casa della Capitale. Dopo un biennio di transizion­e, che potremmo chiamare di rallentame­nto della caduta delle vendite immobiliar­i, il 2016 dovrebbe ragionevol­mente chiudersi con un aumento delle vendite residenzia­li tra il 12 e il 15%, tenendo conto che il semestre appena concluso non è stato altrettant­o brillante rispetto al precedente, che ha fatto segnare un + 20%. « La ripresa c’è – conferma Marco Tilesi, agente Re/ Max – e un aiuto sta arrivando dal versante dei mutui, ma si tratta anche dell’effetto di una domanda abitativa che si è accumulata negli anni » . Una partita diversa è invece quella dei prezzi: la tendenza è ancora al ribasso, soprattutt­o in periferia, mentre lo stock immobiliar­e di qualità in zone centrali o semi- centrali ha quasi raggiunto la stabilità. « Quella di stabilità sarà una fase lunga – è convinto Tilesi – ci vorrà molto tempo prima di rivedere degli aumenti di valori in gran parte della città » . Altro discorso è il centro storico, una nicchia di mercato a offerta tutto sommato ridotta, dove le quotazioni delle case hanno perso meno rispetto al resto di Roma e i tempi di recupero dei valori si prospettan­o più rapidi. Fuori dal centro, stanno ricevendo proposte d'acquisto gli appartamen­ti dai tagli medio- piccoli ( 23 locali) in zone come Centocelle, Tuscolano e Tiburtino. Che il cambio di marcia sia avviato lo si legge anche dai tempi di vendita: dopo aver superato gli 8 mesi a fine 2014, i valori del secondo semestre 2016 sono scesi a 7,8 mesi. Si amplia ancora, invece, la forbice di “sconto” in trattativa: tra prezzo richiesto e prezzo di vendita la differenza media è del 16,5%. Continua a tirare la formule da investimen­to a partire dai 2- 3 locali in zona San Pietro, Piazza Navona, o San Giovanni per metter a reddito con la formula degli affitti brevi. La domanda di appartamen­ti spaziosi è invece mirata per uso Bed& Breakfast. Per gli affitti agli studenti le zone di riferiment­o sono piazza Bologna- Tiburtina e Nomentana.

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