Il ceo al World Economic Forum Donnet: «Generali in linea con i target»
pG enerali centrerà gli obiettivi del 2016, nonostante il contesto particolarmente sfidante. Lo ha assicurato ieri il ceo Philippe Donnet presente a Davos per i lavori del World Economic Forum. Il 2016 è stato un anno «abbastanza soddisfacente» per il Leone di Trieste, con una performance «in linea con il piano», ha dichiarato il manager che ha quindi aggiunto: «Il 2016, tenuto conto della difficoltà dei mercati, dei tassi d’interesse bassi e della volatilità, diciamo che mi sembra un anno abbastanza soddisfacente».
Al ceo è poi stato chiesto a che punto è il programma di uscita delle Generali dai paesi meno redditizi. Come è noto all’investor Day del gruppo del 23 novembre scorso, la compagnia aveva annunciato di voler abbandonare 13-15 paesi. Il programma resta d’attualità ma al momento non ci sarebbero sviluppi concreti: «Siamo già usciti da Guatemala e Liechtenstein e stiamo lavorando anche su altri paesi, ma non ci sono novità imminenti», ha detto il ceo.
Quanto a Mps, banca di cui presto le Generali saranno azioniste, Donnet ha spiegato che il gruppo sta aspettando la conversione dei bond. Riguardo a ciò, va ricordato che il consiglio di amministrazione del Leone ha dato a fine novembre il via libera a convertire il portafoglio di bond subordinati della banca senese (che ammonterebbe a circa 400 milioni di euro) in azioni. Lo ha fatto nel momento in cui la banca e gli advisor stavano ancora cercando di “salvare” l’istituto grazie all’apporto di capitali privati. Il piano è poi naufragato e questo ha richiesto un intervento dello Stato. Soluzione che Donnet ha commentato così: «È stata la cosa giusta da fare».
Il ceo ha infine espresso giudizio positivo riguardo l’operazione Luxottica-Essilor: «È un deal che consente di creare un gigante, un’azienda che pesa 50 miliardi. È un bell’esempio di combinazione tra una bella azienda francese e una bella azienda italiana». A lungo, come è noto, si è speculato sulla possibilità che Generali possa realizzare un asse con la transalpina Axa. Un’indiscrezione più volte derubricata come rumor infondato ma sulla quale il mercato ha più volte scommesso.