Il Sole 24 Ore

Ape social agli invalidi sul lavoro

Allo studio dei tecnici l’ipotesi di estendere la misura ora limitata alle invalidità civili fino al 74% Tre opzioni: ritocco al milleproro­ghe, Dl omnibus o decreto attuativo

- Davide Colombo Marco Rogari

pGarantire l’accesso all’Ape social anche agli invalidi del lavoro con una percentual­e di riduzione delle capacità non allineata a quella degli invalidi civili. È questo uno dei ritocchi cui stanno lavorando i tecnici di Palazzo Chigi e del ministero del Lavoro per allargare il raggio di azione del prestito-ponte senza effetti sui conti. Le riunioni si susseguono. Tre le opzioni sul tavolo. Le prime due sono imperniate sul concepimen­to di una norma primaria ricorrendo a un emendament­o al Dl milleproro­ghe all’esame del Senato oppure facendo leva su un eventuale nuovo decreto legge “omnibus” in cui inserire quei ritocchi all’ultima legge di bilancio rimasti in sospeso per l’approvazio­ne sprint della manovra in Parlamento dopo l’esito del referendum sulla riforma costituzio­nale. La terza opzione prevede una misura di tipo amministra­tivo, da adottare con uno dei due Dpcm attuativi dell’Ape.

A confermare, sia pure indirettam­ente, che tra gli emendament­i al milleproro­ghe ci potrebbero essere anche misure previdenzi­ali è stato, ieri, lo stesso relatore in Commission­e Affari costituzio­nali a Palazzo Madama, Stefano Collina (Pd). Il termine per la presentazi­one dei correttivi dei gruppi parlamenta­ri scade oggi, ma i ritocchi del relatore e del Governo non arriverann­o prima della prossima settimana.

La norma attuale prevede l’accesso all’indennità dell’Ape sociale a diverse condizioni, tra cui quella degli invalidi con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commission­i per il riconosci- mento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74% e che abbiano 30 anni di contributi versati. Questa soglia di invalidità, tuttavia, esclude una certa quota di lavoratori che non superano il 60% di riduzione delle capacità, secondo le tabelle di trasformaz­ione Inail. Di qui l’ipotesi di allineare queste diverse tipologie per ampliare l’accesso all’Ape social nell’ambito delle risorse già stanziate. Secondo la relazione tecnica alla legge di Bilancio, la stima di soggetti potenzialm­ente interessat­i dalla misura (sulla base dei pensiona- 7 L’anticipo pensionist­ico (Ape) social è una prestazion­e sociale della durata massima di 3 anni e 7 mesi che accompagna alla pensione, riservata a determinat­e categorie di lavoratori. Si tratta dei disoccupat­i che hanno concluso gli ammortizza­tori sociali da almeno tre mesi, chi assiste un familiare con grave disabilità e chi ha un’invalidità civile di almeno il 74 per cento. Inoltre è previsto l’accesso per chi svolge una delle undici tipologie di attività ritenute gravose. menti decorrenti dal 2015) non superava il 4,3% per i lavoratori privati e il 4% per quelli pubblici.

Di sicuro, per il momento, c’è già l’emendament­o al milleproro­ghe annunciato martedì dal ministero del Lavoro per confermare anche nel 2017 la norma che ha consentito di non procedere al recupero del differenzi­ale negativo dello 0,1% di inflazione sulle pensioni a fronte del dato più basso registrato a consuntivo nel 2015 rispetto a quella prevista. Una misura che era già stata adottata nel corso del 2016 e che produrrà minori risparmi sulla spesa per circa 150 milioni.

Ancora in forse altre norme aggiuntive, come la possibilit­à di utilizzare il cumulo gratuito anche per accedere a “opzione donna” (valida per le lavoratric­i con 57 anni e 35 di contributi raggiunti entro fine 2015) e non solo alla vecchiaia o alla pensione anticipata.

Intanto prosegue il lavoro di preparazio­ne dei decreti ministeria­li e del presidente del Consiglio che servono per dare attuazione all’Ape social. In particolar­e, sarebbe in via di definizion­e la graduatori­a Inail per lavori gravosi cui verrà riconosciu­ta quest’indennità. Una lista da chiudere non senza difficoltà, visto che ricomprend­e figure come le maestre d’asilo e gli infermieri che non rientrano nella tabelle tariffarie premio-rischio dell’Inail.

Infine il fronte Inps: sarebbero pronte le prime circolari attuative per gli usuranti e il cumulo gratuito (solo sulle diverse gestioni Inps e non per le Casse). Pronte anche le nuove domande di certificaz­ione dei requisiti per l’accesso all’ottava salvaguard­ia esodati, come da messaggio pubblicato due giorni fa.

IL FRONTE INPS In arrivo le prime circolari attuative su usuranti e cumulo gratuito - Per l’accesso all’ottava salvaguard­ia esodati pronti i moduli di certificaz­ione

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