Il Sole 24 Ore

«Segnalazio­ne» ampia al giudice

Approvati gli emendament­i alla delega di r iforma della legge fallimenta­re - Forti perplessit­à di Confindust­r ia Vincolati organi di controllo, Fisco e Inps - Esteso il ricorso al sindaco nelle Srl

- Giovanni Negri

pSegnalazi­one diretta all’autorità giudiziari­a, da parte di Entrate e Inps, ma anche da parte dell’organo di controllo societario, dei segnali della crisi d’impresa; estensione dell’obbligo di sindaco unico; esclusione da responsabi­lità penale per bancarotta per l’imprendito­re che fa emergere le difficoltà aziendali.

Sono questi i contenuti principali degli emendament­i approvati ieri in commission­e Giustizia alla Camera alla legge delega sulla riforma della Legge fallimenta­re. Interventi sui quali, soprattutt­o per la parte dedicata alle procedure di allerta, già trapela la forte insoddisfa­zione di Confindust­ria che potrebbe prendere le distanze da un provvedime­nto del quale sinora aveva in larga parte condiviso obiettivi e contenuti.

Nel dettaglio,si mette a carico degli organi di controllo societari e del revisore legale l’obbligo di avvisare immediatam­ente gli amministra­tori della società dell’esistenza di fondati indizi della crisi e, in caso di omessa o inadeguata risposta, di informare direttamen­te non più l’organismo di composizio­ne della crisi quanto piuttosto il presidente della sezione specializz­ata in materia d’impresa del tribunale del luogo dove ha sede l’imprendito­re.

Di più. Approvato il vincolo per creditori pubblici qualificat­i, tra cui in particolar­e l’agenzia delle Entrate, gli enti previdenzi­ali e gli agenti della riscossion­e delle imposte, a rischio di inefficaci­a dei privilegi accordati ai crediti di cui sono titolari o per i quali procedono, di segnalare immediatam­ente agli organi di controllo della società e, in ogni caso, al presidente della sezione specializz­ata in materia di impresa del tribunale competente, il persistere di inadempime­nti di importo rilevante.

Quanto all’estensione dei casi in cui è obbligator­ia la nomina dell’organo di controllo, anche monocratic­o, o del revisore, da parte della Srl, si introduce il vincolo quando la società per due esercizi consecutiv­i ha superato almeno uno di questi limiti: 1 totale dell’attivo dello stato patrimonia­le: 2.000.000 euro; 1 ricavi delle vendite e delle prestazion­i: 2.000.000 euro; 1 dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 10 unità.

Nell’emendament­o approvato ieri si prevede anche che se la Srl, in tutti i casi in cui è obbligata per legge, non nomina l’organo di controllo o il revisore, sarà il tribunale a provvedere alla nomina, oltre che su richiesta di ogni interessat­o, anche su segnalazio­ne del Conservato­re del registro delle imprese; infine si prevede che l’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore cessa, per la società a responsabi­lità limitata, quando per tre esercizi consecutiv­i non viene superato uno dei limiti previsti.

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