Liquidità, scudo pubblico su sei banche Vegas (Consob): il bail-in è uno shock normativo senza precedenti
Oltre a Mps garanzia del Tesoro anche per le due venete e tre good banks - Pronto il primo bond di Siena
pIl Tesoro dà via libera al decreto che concede a Mps la garanzia pubblica sulle emissioni di liquidità. Una rete che si estenderà alle due venete e a tre good banks. Intanto il presidente Consob, Giuseppe Vegas, di fronte alle commissioni Finanze di Camera e Senato definisce il bail-in: uno shock normativo senza precedenti.
Il primo bond è pronto, e - dopo il decreto del Mef arrivato ieri - il Monte dei Paschi procederà con l’emissione non appena possibile, forse già nelle prossime ore o al massimo entro la settimana prossima. Considerata la stabilizzazione della raccolta annunciata l’altroieri da Marco Morelli in Parlamento, però, dentro la banca l’attenzione è ormai tutta concentrata sul nuovo piano industriale da presentare alla Bce e soprattutto alla Commissione europea, molto esigente quando c’è da avallare l’intervento diretto dello Stato.
Ed è soprattutto di questo che ieri si sarebbe parlato in cda, una lunga riunione iniziata i n tarda mattinata e proseguita per tutto il pomeriggio. Le sortite a Francoforte e Bruxelles si terranno a inizio febbraio, intorno all’approvazione dei conti 2016 in agenda per giovedì 9, ma il lavoro non è semplice. Già il piano presentato a fine ottobre per l’operazione di mercato (poi fallita) era considerato molto sfidante, in termini di taglio dei costi e in particolare di uscite anticipate: è probabile che Morelli, insieme al presidente Alessandro Falciai, si presenti alla Dg Competition della Commissione europea con una versione non molto diversa, in modo da negoziare solo successivamente eventuali giri di vite.
Piuttosto, secondo quanto risulta a Il Sole, si cercherà di affrontare di petto il problema degli Npl: «L’obiettivo del management è di proseguire sulla cessione in blocco» delle sofferenze, aveva dichiarato l’altroieri in audizione Morelli, specificando che «vogliamo liberarcene il più rapidamente possibile». È così che, nonostante sul tavolo formalmente ci siano ancora «diverse possibilità», quella che consentirebbe di cedere tutto e subito rimane la cartolarizzazione con Atlante; una manovra nei fatti pronta sia per quanto riguarda il sottostante degli Npl (pur aggiornato al 30 giugno) e che consentirebbe di togliere la massa dei crediti deteriorati dai libri della banca, considerato il trasferimento a un veicolo terzo.La disponibilità economica da parte di Atlante 2 (che in cassa ha ancora un miliardo e mezzo abbondante) in teoria c’è, bisogna vedere se da parte della Sgr guidata da Alessandro Penati c’è ancora la volontà di proseguire nelll’operazione, dirottando le risorse che altrimenti potrebbero essere utilizzate per gestire gli Npl delle ex popolari venete di cui è azionista quasi al 100%; in ogni caso, è evidente che lo schema studiato nella versione Jp MorganMediobanca andrebbe rivisto, ritarando anzitutto il tranching. Di tutto questo si farà il punto a breve anche nell’ambito di un nuovo faccia a faccia tra il vertice della banca e il Tesoro, primo azionista (per ora in pectore) della banca: il ministro è tornato ieri da Davos e dunque l’incontro potrebbe tenersi già oggi, o al più tardi all’inizio della settimana prossima.
L’audizione di Vegas
Del Monte ieri ha parlato molto anche il presidente Consob, Giuseppe Vegas, in audizione alle commissioni Finanze di Senato e Camera (si veda anche l’articolo nella pagina a fianco). Anzitutto, il ritorno agli scambi dei titoli: Vegas ha spiegato che fino a quando «il quadro non sarà chiarito« e «non si conosce con esattezza qual è sostanzialmente il piano industriale, riammettere a quotazione potrebbe portare a dei movimenti di mercato un po' troppo repentini». Nel suo intervento, Vegas ha specificato che «sarà possibile riammettere alle negoziazioni il titolo Mps solo una volta che, a seguito dell'approvazione del piano industriale, sarà ripristinato un contesto informativo adeguato».
Sempre a proposito di Rocca Salimbeni, il presidente Consob ha spiegato che l’attività di monitoraggio sulle negoziazioni del titolo Mps in Borsa è «molto intensa», e che «sono in corso indagini volte ad accertare eventuali ipotesi di abuso di mercato», in particolare - si apprende - nei giorni precedenti al tentato aumento di mercato, quando si parlò per settimane di possibili i nteressamenti da parte di diversi investitori. Infine, per quanto riguarda il ristoro da parte dello Stato agli obbligazionisti «Per evitare di premiare investitori che hanno operato con ottiche meramente speculative e per contenere, allo stesso tempo, gli oneri per le finanze pubbliche si potrebbe prevedere l’attribuzione di obbligazioni ordinarie per un controvalore non superiore all’effettivo prezzo di acquisto delle obbligazioni subordinate», ha propostoropo Vegas.
IL TESORO E LA CONSOB In arrivo nuovo incontro tra i vertici del Monte e Padoan Vegas: titolo resta sospeso, agli obbligazionisti rimborsare solo quanto si è investito