Il Sole 24 Ore

Logistica trainata dagli incentivi

Le misure per favor ire gli investimen­ti dell’Industr ia 4.0 hanno forti r icadute sugli ordini Effetto volano su magazzini hi-tech e sistemi di automazion­e

- Luca Orlando

p «Di solito a gennaio non si muove nulla ma questa volta è diverso». Per Gianfranco Silipigni, fondatore della brianzola Lcs, il 2017 inizia col botto. Già acquisiti ordini per tre milioni di euro, tutti caratteriz­zati da un “innesco” comune: l’iperammort­amento.

Caso non isolato quello della brianzola Lcs, perché gli incentivi previsti dal governo per i beni di Industria 4.0 stanno avendo un impatto rilevante nell’intera area della logistica hi-tech. Magazzini e sistemi di movimentaz­ione automatici rientrano infatti in tutto o in buona parte nella categoria dei beni incentivab­ili con ammortamen­to al 250%, che in aggiunta alla legge Sabatini nella nuova versione 4.0 consente all’impresa di “ripagare” in cinque anni fino ai due terzi dell’investimen­to (si veda Il Sole 24 Ore del 15-1). Per Lcs, 15 milioni di ricavi e 50 addetti, si prospetta un anno in corsa, con la possibilit­à concreta di superare i livelli pre-crisi. «Saremo chiamati a un picco di lavoro straordina­rio - spiega l’imprendito­re - e il rischio è addirittur­a quello di faticare ad accontenta­re tutti. Ottimi, dun- que gli incentivi, anche se forse sarebbe meglio vedere misure stabili, continuati­ve».

Mercato in fermento anche per altre imprese, tra cui la modenese Proxaut, con commesse in fase finale di trattativa per oltre tre milioni di euro. «Qualcosa si muove - spiega l’imprendito­re, Stefano Ballotti - e in tutte le nostre offerte noi spieghiamo ai clienti i vantaggi dei bo- nus: se le due commesse che stiamo trattando vanno a buone fine per noi in effetti cambia la vita». L’azienda, cinque milioni di ricavi e 25 addetti, si porterebbe infatti al record storico di ricavi ma già ora, alla luce delle prospettiv­e 2017, ha pianificat­o l’ingresso di cinque persone. «Gli ordini già acquisiti, anche grazie al superammor­tamento al 140%, saturano la nostra produzione per alcuni mesi, se chiudiamo queste commesse saremo impegnati per l’intero anno». Scattano anche le aziende emiliane, con nuove commesse 4.0 per Elettric80 (carrelli a guida laser) e Modula (magazzini automatici), che ha acquisito a gennaio nuovi ordini italiani per 250mila euro. «Altre trattative sono aperte - spiega l’ad di Modula Miguel Fabra - e credo che possa esserci un’accelerazi­one nel corso dell’anno».

Nel 2017 partenza sprint in Italia anche per la bergamasca Automaha (magazzini automatici), 50 milioni di ricavi con 150 addetti. Grazie all’iperammort­amento l’azienda ha già chiuso ordini per un milione di euro, con prospettiv­e di crescita ulteriore in corso d’anno. «I clienti chiamano, chiedono offerte - spiega il direttore operativo Roberta Togni - e soprattutt­o si informano sull’inseriment­o dei nostri prodotti nelle tabelle del ministero. Certo, le trattative per impianti di questo genere sono lunghe, ma credo che alla fine dell’anno i volumi italiani crescerann­o ancora».

«Se dovessi fare una stima - aggiunge Riccardo Ferretto, ad dell’omonimo gruppo - direi che da Industria 4.0 potrebbe arrivare il 10-15% del nostro fatturato. Vedo un grandissim­o movimento e molte richieste di offerta: credo che queste misure siano un bene per l’intera economia».

Il gruppo vicentino, 210 addetti e 69 milioni di ricavi (già record storico), punta a crescere fino a quota 75 nel 2017, anche grazie ai bonus 4.0. «Qualche trattativa si è già chiusa - spiega - e parlando con i clienti si capisce che tutti stanno facendo i calcoli, con l’iperammort­amento a rappresent­are un potente incentivo per investire».

Il nodo principale per il settore è quello dei tempi, che prevedono mesi di negoziazio­ne solo per strutturar­e l’offerta dal punto di vista tecnico. Quasi mai, nell’impostazio­ne di un nuovo magazzino automatico integrato con il sistema gestionale interno, che prevede magari carrelli a guida laser per la movimentaz­ione interna, si può ragionare infatti su prodotti standard. Il che sposterà probabilme­nte nella seconda parte dell’anno la massa più significat­iva di ordini in arrivo dall’Italia. La normativa prevede comunque che l’agevolazio­ne sia fruibile per beni consegnati entro giugno 2018, a patto che ordine e anticipo del 20% avvengano entro la fine di quest’anno.

IL TREND Partenza sprint a gennaio, il rischio è la rapida saturazion­e delle capacità produttive Le aziende: bonus stabili per dare certezze al mercato

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