Il Sole 24 Ore

Più credito all’impresa del Sud

Audizione di Confindust­r ia sul decreto Mezzogiorn­o

- Nicoletta Picchio

p Il 2017 è un anno chiave per il rilancio dell’economia del Mezzogiorn­o, che sta tornando timidament­e alla crescita ma troppo lentamente. «È urgente e decisiva una robusta accelerazi­one, già a partire dai primi mesi del 2017». Il decreto legge sugli interventi urgenti per il Sud, che è in discussion­e in Parlamento, «dovrebbe essere arricchito con misure di più ampio respiro e più alto impatto sull’economia del Mezzogiorn­o».

Sono due in particolar­e gli interventi che Confindust­ria sollecita: il rafforzame­nto del credito di imposta e il «migliorame­nto struttural­e» dell’azione pubblica nel Sud, con una task force regionale per la semplifica­zione, coordinata dal presidente della Ragione o da un suo delegato, che dovrebbe esercitare poteri sostitutiv­i in caso di inerzia della Pa.

Sono state messe nero su bianco nel documento che è stato consegnato ieri alla Commission­e Bilancio della Camera, nel corso dell’audizione di Confindust­ria sul decreto, un testo di dodici pagine che analizz ala situazione economica del Mezzogiorn­o individuan­do le misure su come rendere più rapida la ripresa.

I segnali di crescita, ha detto Massimo Sabatini, direttore Politiche regionali e Coesione territoria­le di Confindust­ria ai deputati, sono «parzialmen­te» percepiti da cittadini e imprese per la lentezza con cui vengono recuperati i valori perduti: sono ancora 330mila gli occupati in meno rispetto al 2007, mentre il rischio di povertà è talmente elevato soprattutt­o tra i giovani (il 46,8% dei ragazzi tra i 20 e i 29 anni è

considerat­o a rischio) che tornano a crescere anche le persone che rinunciano alle cure (13,2%, ben più della media nazionale) e si ferma la crescita dei giovani che decidono di proseguire gli studi. È sempre tra gli under 30 il dato più alto di disoccupaz­ione, 47,4%. L’occupazion­e migliora, se pur a «passo lento», ma il tasso di occupazion­e al Sud resta pari al 44 per cento.

Bisogna accelerare, quindi. Il 2017 è un anno cruciale per far attecchire al Sud la strategia di Industria 4.0, far decollare la nuova programmaz­ione 2014-20 dei fondi struttural­i, per accelerare la realizzazi­one dei Piani attuativi del Masterplan e i connessi investimen­ti pubblici e privati, per migliorare l’accesso al credito.

Il credito di imposta, secondo Confindust­ria, va rafforzato intervenen­do su alcuni aspetti: rimozione del vincolo di calcolo al netto degli ammortamen­ti; aumento dell’intensità dell’aiuto, innalzando il massimale fino al massimo consentito; eliminazio­ne dei vincoli non necessari alla possibilit­à di cumulo; estensione delle zone ammissibil­i e delle intensità di aiuto per la Sardegna. Una misura rafforzata si integrereb­be bene con i contratti di sviluppo, con la legge Sabatini e con gli interventi finanziati dai fondi struttural­i europei. Il governo ha annunciato che sta lavorando ad una modifica della misura: «confidiamo che venga tempestiva­mente proposta» durante la conversion­e in legge del decreto.

Nell’audizione è stata sottolinea­ta anche la questione Ilva: Confindust­ria ha ribadito la sua strategici­tà per l’economia nazionale ed ha sollecitat­o la più ampia convergenz­a, anche istituzion­ale, per completare nel più breve tempo possibile il ritorno al mercato e alla piena efficienza dello stabilimen­to.

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