Perfume Holding punta sui brand Liu Jo e Ferrari
Pace (ad): «In due anni il marchio di moda sarà il più importante dopo il Cavallino»
a Ha presentato ieri Liu Jo Gold-Eau de parfum, il nuovo profumo del marchio di moda preso in licenza nel 2014 e si appresta a farlo diventare la seconda voce, per valore, sul fatturato totale, dopo Ferrari: Perfume Holding crea, produce e distribuisce cosmetici e fragranze per brand di proprietà come Atkinsons 1799 e I Coloniali e in licenza come Ferrari, Liu Jo, Bikkembergs, Iceberg e Sergio Tacchini.
«Prevediamo di chiudere il 2016 con ricavi per circa 90 milioni di euro in aumento del 2-3% rispetto all’anno precedente - spiega Dino Pace, amministratore delegato di Perfume Holding - grazie al rafforzamento su mercati esteri come l’America Latina, Messico e Brasile in particolare, Medio Oriente e Russia, senza dimenticare l’Italia».
Una crescita risultato anche del lavoro di riqualificazione dei marchi in portafoglio che l’azienda, che ha una quota di export dell’80% sul fatturato, ha effettuato negli ultimi tre anni.
«Il nostro primo asset di sviluppo - aggiunge Pace - è la licenza Ferrari: nuovi prodotti e un progetto di rilancio ci hanno permesso di entrare nei migliori negozi e catene di fascia alta, portando questo marchio a diventare il più importante per noi da un punto di vista del business con una quota del 40% sul fatturato complessivo».
I marchi di proprietà sono il secondo pilastro dell’attività, con una quota di circa il 15% sui ricavi totali. «Abbiamo studiato la storia di Atkinsons 1799 e lo abbiamo rilanciato nel mercato di nicchia - prosegue l’ad -. Nel 2013 l’abbiamo lanciato da Harrods e adesso è venduto in circa 450 punti vendita nel mondo. Dal primo semestre di quest’anno entreremo in 40 profumerie anche in Italia e stiamo valutando l’acquisizione di un negozio diretto a Londra. Per quanto riguarda I Coloniali ci stiamo lavorando da due anni: abbia- mo costruito una gamma nuova di prodotti posizionandola nello skincare con una veste grafica rivoluzionata».
Terzo asset, le licenze più recenti, come il nuovo Bikkembergs, una new entry imminente dal mondo del lifestyle e Liu Jo. «Iniziamo molto bene il terzo anno dell’avventura con Liu Jo, molto noto all’estero - dice Pace -. Ci siamo focalizzati su Italia, Benelux, Polonia e Russia e ora vogliamo spingere sul Medio Oriente con forti investimenti in comunicazione e presidi nei negozi. Il brand ha un fortissimo potenziale e potrà diventare il secondo per noi dopo Ferrari entro due anni anche grazie al supporto del nostro partner esclusivo, le profumerie Limoni e La Gardenia».
E Fabio Pampani, ad di Llg, gruppo a cui fanno capo le due catene di profumerie, conferma: «Dal lancio di Liu Jo Gold ci aspettiamo una risposta forte del mercato, considerata l’importanza del brand all’interno del mondo fashion e l’alta qualità della fragranza. Oltre a Liu Jo, nelle nostre profumerie abbiamo in esclusiva la linea luxury di Ferrari che già da qualche tempo sta ottenendo risultati importanti».