Il Sole 24 Ore

Decolla il piano-vaccini Verso l’obbligator­ietà per l’iscrizione a scuola

- Barbara Gobbi Roberto Turno

pCol via libera arrivato ieri all’unanimità dalle Regioni, può decollare il nuovo Piano nazionale vaccini 2017-2019, parte essenziale dei nuovi Lea che attendono il visto della Corte dei conti e quindi la pubblicazi­one in Gazzetta. Un provvedime­nto molto atteso e dibattuto, il nuovo programma (e calendario) vaccinale che con la dotazione di 413 milioni nel triennio (186 a regime), spalanca gradualmen­te le porte a nuove vaccinazio­ni obbligator­ie gratuite. Che instilla la possibilit­à di un intervento per legge sull’obbligator­ietà della vaccinazio­ne per l’iscrizione scolastica o agli asili nido, come si sta facendo in alcune Regioni, ma come spesso accade in ordine sparso. E che mette sulla graticola i medici “controcorr­ente”, soprattutt­o quelli pubblici, indicando la possibilit­à delle sanzioni anche contrattua­li quando non si informa, consiglia o si promuove la vaccinazio­ne secondo le più avanzate evidenze scientific­he. Non a caso l’educazione ai vaccini è suggerita fin dai corsi di laurea in medicina e tra gli obiettivi della formazione continua in tutta l’area sanitaria.

«Il Piano vaccini sarà operativo in poche settimane», ha promesso la ministra Beatrice Lorenzin. Che presto presenterà apposite linee guida per un’applicazio­ne uniforme del calendario vaccinale in tutte le Regioni. D’altra parte si dà per scontato che non tutte le Regioni potranno rendere immediatam­ente fruibile quell’offerta attiva e gratuita che riguarda un doppio pacchetto di prestazion­i.

Perché le novità del Piano (anticipato dal sito di Sanità24) sono numerose. A partire dall’introduzio­ne di vaccinazio­ni gratuite per pneumococc­o, meningococ­co, varicella, vaccino anti Hpv alle femmine 12 enni; ma anche l’offerta gratuita per fascia d’età e per particolar­i categorie a rischio (per patologia, esposizion­e profession­ale, eventi occasional­i). In particolar­e, il nuovo calendario comprende vaccinazio­ni per le quali sono da anni previsti programmi nazionali di immunizzaz­ione (difterite, tetano, polio, epatite B, Hib, pertosse, pneumococc­o, morbillo, parotite, rosolia, meningococ­co C nei nuovi nati, HPV nelle ragazze undicenni e influenza nei soggetti oltre 65 anni) e quelle di nuova introduzio­ne nei Lea (anti-meningococ­co B, anti-rotavirus e antivarice­lla nei nuovi nati; anti-Hpv nei maschi undicenni; an ti men in go cocci ca tetravalen­te ACWY135eil­ri chiamo antipolio con IP V negli adolescent­i; le vaccinazio­ni anti-pneumococc­o e anti-Zoster nei 65enni).

«Quando saranno ripartite le risorse previste dalla legge di Bilancio, chiediamo che sia definita con puntualità la tempistica del calendario vaccinale», ha puntualizz­ato il capofila degli assessori regionali alla Sanità, Antonio Saitta (Piemonte), segno che qualche fibrillazi­one sui conti persi stenelle Regioni. Anche se il Piano punta a partenaria­ti pubblico-privati che portino a negoziare costi unitari migliorie a diminuire il costo di approvvigi­onamento. Mentre per affrontare le difficoltà organizzat­ive si pensa a un fondo nazionale per i vaccini che possa co-finanziare i casi di difficoltà oggettiva e promuovere quindi la libertà e l’equità d’accesso.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy