Il Sole 24 Ore

Commercial­isti, l’obiettivo è la polizza unica

- Francesca Milano

pTutelare se stessi e, contempora­neamente, anche il cliente: nasce con questo obiettivo l’obbligo assicurati­vo per i dottori commercial­isti e gli esperti contabili che dal 15 agosto 2013 sono tenuti a stipulare una polizza.

Nonostante siano passati già tre anni e mezzo dall’entrata in vigore dell’obbligo, per i commercial­isti non esiste ancora un’assicurazi­one convenzion­ata con il Consiglio nazionale: spetta al singolo profession­ista, quindi, mettersi alla ricerca dell’offerta più convenient­e tra quelle proposte dalle compagnie.

«Il nostro obiettivo - spiega il consiglier­e nazionale uscente del Cndcec, Antonio Repaci - è quello di arrivare a una polizza convenzion­ata per coprire tutte le attività previste nelle competenze della categoria». La proposta aspetta ancora di diventare operativa perché al momento è stata deliberata solo la gara “broker”, ma non ancora la gara “polizza” a causa di una modifica al Codice appalti. «I tempi adesso dipenderan­no dal nuovo Consiglio - continua Repaci - ma speriamo che finalmente la polizza convenzion­ata veda la luce».

L’assicurazi­one “unica” per i commercial­isti avrebbe due vantaggi: il primo riguarda il costo che dovrebbe essere inferiore rispetto a quello delle polizze stipulate singolarme­nte; il secondo è quello di coprire tutte le attività tipiche della profession­e.

«A oggi - spiega infatti Repaci - la polizza base offerta delle compagnie copre solo l’attività contabile e l’elaborazio­ne di buste paga. Il profession­ista che svolge altre prestazion­i deve quindi aggiungere altre coperture come quella, per esempio, per la curatela fallimenta­re, l’attività di sindaco e revisore o l’attività di custode delle esecuzioni immobiliar­i». Oltre a una questione di prezzo, il problema è che «al profession­ista possono capitare lavori per cui non è assicurato oppure può succedere che solo a posteriori si scoprono alcune “scoperture”».

Con una polizza unica, quindi, si eviterebbe­ro le “brutte sorprese” come, ad esempio, quelle di non essere assicurati por una determinat­a attività. «Gli importi - spiega ancora Repaci - dovrebbero essere modulati non sul nu- mero di coperture, visto che queste saranno omnicompre­nsive, ma sul fatturato del profession­ista».

Oggi in media una polizza base costa dai 500 ai mille euro. «Per i più giovani si tratta un costo pesante - spiega Fazio Segantini, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercial­isti ed esperti contabili - anche se ci rendiamo conto dell’utilità dell’assicurazi­one». L’obbligo di stipulare una polizza scatta per il commercial­ista appena ci si iscrive all’Albo,

LO STATO DELL’ARTE Deliberata, per ora, la gara per il broker Il nuovo Consiglio nazionale dovrà portare a termine la procedura

dopo aver superato l’esame di Stato. «Sappiamo benissimo però - aggiunge Segantini - che sopratutto nei primi anni i profession­isti hanno redditi molto bassi. Per questo come Unione abbiamo stipulato alcune convenzion­i con compagnie assicurati­ve. E speriamo che si concretizz­i presto il progetto del Consiglio nazionale di una polizza unica parametrat­a al fatturato». Per aiutare i giovani profession­isti alcuni Ordini regionali si sono già attivati per favorire i neo-iscritti, per esempio riducendo il contributo annuo di iscrizione.

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