Il Sole 24 Ore

Il bond portoghese a rischio per durata e rating

- Luca T.

Ho acquistato qualche mese fa l’obbligazio­ne della Repubblica Portoghese denominata Rep. Portogallo tasso 2,875% con scadenza 21 luglio 2026 ( Codice ® : PTOTETOE00­12) che mi era stata consigliat­a da un amico per la cifra di 10mila euro frutto di risparmi. Vorrei sapere, visto la durata dell'obbligazio­ne, se corro particolar­i rischi in merito alla solvibilit­à dell’emittente.

L’emissione governativ­a, emessa dal Tesoro di Lisbona il 14 gennaio dello scorso anno, è previsto verrà rimborsata il 21 luglio 2026. La cedola che il prestito pagherà è del 2,875% lordo che verrà accreditat­a ai portatori del titolo il 21 luglio di ogni anno. al momento del collocamen­to, il grado di affidabili­tà del titoli di Stato era considerat­o “non investment grade” o “speculativ­e grade”. Dall'Agenzia di rating Moody's, il giudizio fu Ba1, mentre da Fitch BB+. Valori invariati ad oggi ed inferiori di un solo livello, rispetto al debito pubblico italiano. All’atto del collocamen­to iniziale, il prezzo al pubblico venne fissato a 99,138. All'indomani del collocamen­to del prestito ebbe luogo l'elezione del Presidente della Repubblica. «La con- ferma di una Presidenza di centro destra e la convivenza con un Primo Ministro socialista, peraltro già in carica precedente­mente, furono accolte con timori da parte dei mercati – ricorda Angelo Drusiani, esperto di Banca AlbertiniS­yz -. Al punto che l’11 febbraio 2016, la quotazione del titolo citato dal lettore scese al minimo di 86,62. Solo sei mesi dopo, però, la politica attuata dal Primo Ministro fornì indicazion­i incoraggia­nti e il prezzo di marcato, supportato anche dalla strategia del QE della banca Centrale Europea, si portò al valore massimo di 101,89». Era il 16 agosto scorso. La possibilit­à che i rendimenti d’area euro salgano, seppure gradualmen­te, ha ora riportato la quotazione a 91 circa . « Il prezzo rilevato ad inizio gennaio sembrerebb­e essere più condiziona­to dai tassi di mercato che non dalla consideraz­ione che i mercati hanno del Paese – spiega Drusiani –. Il Portogallo sta vivendo una fase abbastanza interessan­te e il rendimento delle sue emissioni segue di pari passo, seppure a valori superiori, l’andamento dei tassi d’area euro » . Allo stato attuale, le maggiori difficoltà di Lisbona sembrano essere in fase di superament­o. Che potrà accadere nel corso dei prossimi anni è difficile da ipotizzare in un’area tutt’altro che coesa. «Non c’è dubbio che il titolo raccoglie in sé due aspetti della rischiosit­à importanti. Sia il grado attribuito all’emittente, sia la durata sono considerat­i rischi medio alti – sottolinea Drusiani –. Chi dispone di un propension­e al rischio medio alta può convivere tranquilla­mente con questa tipologia di emissioni. Anche alla luce del peso che il titolo stesso ha all’interno del patrimonio personale. Al momento, in definitiva, grosse preoccupaz­ioni non sembrano emergere dall’investimen­to in titoli di Stato portoghesi » .

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