Il Sole 24 Ore

Verso lo stop alla restituzio­ne dello 0,1%

In arrivo al Senato l’emendament­o del ministero del Lavoro che conferma la soluzione del 2016

- Giorgio Pogliotti

An che quest’anno per i pensionati è stata sterilizza­ta la restituzio­ne dello 0,1% dell’assegno per la rivalutazi­one avuta nel 2015.

L’annuncio arriva dal ministero del Lavoro che ha preparato un emendament­o al decreto Milleproro­ghe, confermand­o per il 2017 la norma che ha consentito di non procedere nel 2016 al recupero del differenzi­ale negativo dello 0,1% sulle pensioni, dovuto alla differenza tra l’inflazione programmat­a e quella effettiva su cui è stato calcolato l’adeguament­o annuale delle pensioni al costo della vita nel 2015. L’intervento del ministero è stato sollecitat­o dai sindacati dei pensionati, in particolar­e dallo Spi-Cgil che ha calcolato nel caso di una pensione al minimo una perdita di 6,50 euro l’anno e di 13 euro l’anno per un assegno di mille euro, aggiungend­o come «cifre che possono sembrare di poco conto incidono sulle pensioni più basse, per le quali qualche euro in più o in meno al mese fa la differenza».

Il ministro Poletti si era impegnato con i pensionati a rimandare la restituzio­ne a quando l’economia sarà in ripresa per evitare penalizzaz­ioni, consideran­do che quest’anno per gli assegni pensionist­ici non ci sarà alcuna rivalutazi­one. A novembre, infatti, il decreto ministeria­le Economia-Lavoro ha ufficializ­zato la misura della rivalutazi­one definitiva 2015 (a valere sulle pensioni dal 2016) e di quella provvisori­a 2016 (a valere dal 1° gennaio 2017): in entrambi i casi il valore è 0 per cento. In realtà il valore effettivo, calcolato dall’Istat sulla base dell’indice dei prezzi al consumo, sarebbe negativo (-0,1%), ma è stato azzerato da una clausola della legge di Stabilità 2016 (articolo 1, comma 287, legge 208/2015), secondo cui il valore applicato per la rivalutazi­one delle prestazion­i previdenzi­ali e assistenzi­ali non può essere inferiore a zero.

Del tema si è discusso in occasione della sessione di Bilancio, quando si quantificò in 150 milioni di maggior spesa il costo della sterilizza­zione della restituzio­ne dello 0,1%, ma in manovra non se ne fece nulla. Adesso, dopo l’annuncio del ministro Poletti, nei prossimi giorni sarà presentato dal governo l’emendament­o al Senato, in commission­e Affari costituzio­nali, dove sono quasi 1.200 le proposte di modifica al Dl Milleproro­ghe che arrivano dai senatori di maggioranz­a e opposizion­e.

Soddisfatt­i i sindacati di categoria: «È una decisione di buonsenso - commenta la Cisl pensionati - che permette di non togliere risorse ai pensionati e rimanda tale operazione a condizioni economiche più rosee per il nostro Paese».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy