Fnm punta a stringere alleanze al Nord
Dopo l’offerta a Verona Ferrovie Nord Milano guarda a Ligur ia, Emilia Romagna e Piemonte partecipando a tutti i bandi possibili LOMBARDIA
pUn piano di espansione che si concentrerà nei prossimi mesi in Piemonte, Emilia Romagna e Liguria, con l’obiettivo di diventare la principale finanziaria dei trasporti, almeno nel Nord d’Italia. È l’obiettivo di Ferrovie Nord Milano (Fnm), gruppo quotato controllato da Regione Lombardia e Trenita- lia (con in pancia il gestore delle ferrovie lombarde Trenord), che sta cominciando ad attuare il piano industriale 2016-2020 presentato a fine ottobre, proprio mettendo in evidenza il “pilastro” della crescita nel trasporto pubblico locale.
Pilastro che non è stato ancora chiarito nel dettaglio, ma che ha già avuto un primo passaggio concreto qualche giorno fa: l’offerta al Comune di Verona per rilevare il 50% della partecipata del trasporto locale, la Atv, una delle poche in Italia con bilancio in equilibrio (nel- l’ultimo esercizio segna 1,5 milioni di utili). L’offerta di Fnm per la quota societaria ha presentato un notevole rialzo: 21 milioni su 12,5 di base d’asta. Fatto, questo, che sta facendo discutere i vertici comunali veronesi, ora alle prese con la de- cisione di esercitare o meno il diritto di prelazione attraverso la multitulity locale, arrivata seconda alla gara con un’offerta poco superiore ai 12,5 milioni richiesti. Tale diritto, ovviamente, ha bisogno di una proposta economica che sia uguale o superiore a quella messa sul piatto dal gruppo lombardo. Difficile, per un’amministrazione comunale.
Tuttavia il presidente di Fnm Andrea Gibelli rassicura: «Non si tratta di una colonizzazione di altri territori, casomai di un invito alla collaborazione e alla sinergia fra le migliori realtà del Nord».
Ancora da chiarire quale sarà tecnicamente la leva finanziaria che Fnm userà. Ufficialmente si sa solo che «Fnm sarà garante» delle risorse. Questo sta probabilmente a significare che ci sarà un prestito, almeno parziale, garantito dagli stessi beni del gruppo. A giustificare l’operazione veronese è anche la gestione di Fnm delle linee extraurbane di Brescia, con cui è ipotizzabile una fusione (trattandosi peraltro di città limitrofe).
Le prossime azioni saranno da valutare: appena ci sarà un’offerta nel settore, Fnm parteciperà al bando delle regioni del Nord, oltre il Veneto. Da considerare inoltre che sul fronte del trasporto pubblico è in corso una trattativa a Milano per aggregare Fnm con Atm, la partecipata pubblica del trasporto cittadino, al cui tavolo sono seduti anche i vertici di Ferrovie dello Stato, oltre a quelli del Comune di Milano. Inoltre Fnm ha già avviato l’espansione negli interporti liguri e nel servizio di car sharing in Lombardia, mentre guarda all’ingresso, con quota di minoranza, nella Sea, gestore degli aeroporti di Linate e Malpensa.
LA GARA PER ATV In attesa dell’aggiudicazione definitiva per 21 milioni, il Comune scaligero deciderà se esercitare o meno il diritto di prelazione