Il Sole 24 Ore

Il padre della Schiappa racconta chi è veramente

Parla Jeff Kinney, creatore del «Diario», secondo in libreria solo a Harr y Potter: «Greg Heffley? Un tipo romantico nel profondo del cuore, ma anche un perfetto cinico »

- Alfredo Sessa

Con quella faccia un po’ così, quell’espression­e un po’ così, Greg Heffley, cioè la Schiappa, potrebbe benissimo essere nato a Genova. E invece il protagonis­ta di uno dei bestseller mondiali della letteratur­a per gli adolescent­i, il “Diario di una Schiappa”, battuto in libreria solo da Harry Potter, è un camaleonte che sa ben dissimular­e le sue vere radici: Maryland, Stati Uniti.

È questa, a ben vedere, la grande invenzione di Jeff Kinney, 45 anni, ragazzone americano placido, sorridente, pragmatico. Aver creato un personaggi­o che di americano ha poco o niente, anche se profuma di chewing gum, pallone da basket, coca cola e aula scolastica. Un passeparto­ut dell’adolescenz­a, in bilico tra il moccioso timido e il teenager scorbutico, valido a Roma come a Tokyo, a Brasilia come a Mumbai o Parigi. Un compagno di banco al quale ci si affeziona subito, abbastanza facile da disegnare. Jeff lo crea, di proposito, con uno stile snello, leggerment­e incerto, che ricorda quello di un adolescent­e che illustra il suo diario. Anche voi vi siete divertiti a riempire il Diario di una Schiappa giocando con “C’è qualcuno che sa leggere” del 18 dicembre. Online (www.ilsole24or­e.com/domenica), troverete una selezione dei lavori che ci avete mandato.

Intanto dalla Corea del Sud, dove è stato in tournée, Jeff Kinney ha avuto il tempo per rispondere alle domande di “C’è qualcuno che sa leggere?” (un fatto di rilievo, Kinney non rilascia interviste così facilmente), e ci ha dato una chiave di lettura autentica della vita di Greg Heffley, la Schiappa. Chi è veramente Greg? È lo stesso Jeff Kinney da bambino? O è l’avatar dei suoi due figli (guarda caso, due ragazzini di 11 e 14 anni)?

«Il Diario - risponde Jeff - non è da considerar­e un’opera autobiogra­fica, ma sicurament­e il Dna della serie affonda le radici nella mia infanzia. Quando realizzo i libri della Schiappa, infatti, penso a come era la mia vita quando crescevo nel Maryland. In effetti la famiglia Heffley è una versione molto romanzata di quella che era la mia vera famiglia, a eccezione di mia sorella».

Chiamatelo come volete: Diary of a Wimpy Kid (in inglese), Journal d’un Dégonflé (in francese), Diário de um Banana (in portoghese), o addirittur­a Commentari­i de inepto puero (in latino, nella versione regalata a Papa Francesco). Il paragone, e forse la rivalità con Harry Potter, altro successo planetario per adolescent­i, è quasi naturale. Ma Jeff Kinney ha un’idea molto precisa sul futuro della Schiappa e, per quanto riguarda i confronti con la saga del maghetto, getta acqua sul fuoco: Greg non crescerà, rimarrà un eterno pre-adolescent­e.

«Penso che Greg Heffley - dice il suo disegnator­e - rimarrà cristalliz­zato per sempre nel suo stato attuale, cioè quello di un ragazzino dodicenne. Bisogna tenere presente che si tratta di un personaggi­o dei fumetti, quindi, necessaria­mente, non potrà cambiare fisicament­e e invecchiar­e. Però, se dovessi immaginare di lasciarlo crescere, nel futuro lo immaginere­i così: lo vedrei impegnato a svolgere un lavoro che non gli piace per niente, e lo vedrei inoltre costruirsi una famiglia: avrebbe una moglie e un figlio. In ogni caso, fino a quando potrò continuare a scrivere, Greg continuerà a utilizzare il Diario per esprimersi».

Nel Diario (edito in Italia da Il Castoro) tutto è scarno, sobrio, essenziale: si indovinano abbastanza vagamente delle stanze di bambino, una scuola, degli schermi tv, dei cani, un supermerca­to. Eppure tutto è vivo, coinvolgen­te, drammatico e divertente. Il perché ce lo spiega direttamen­te Kinney: dietro l’esile figura della Schiappa si nasconde un guazzabugl­io di sentimenti e di assordanti silenzi. Greg crede in Dio? «Questa è una domanda veramente interessan­te! Ebbene, direi proprio di sì, anche se si fa un sacco di domande». Greg è un tipo romantico? «Sì, penso che Greg sia romantico fin nel profondo del cuore. Ma è anche l’esatto contrario del romantico: è l’esempio perfetto del cinico». La Schiappa crede nella globalizza­zione? «Greg è assolutame­nte favorevole alla globalizza­zione - esclama compiaciut­o Kinney -, almeno fino a quando i suoi diari continuera­nno a essere pubblicati in tutto il mondo!» La Schiappa crede ciecamente nelle nuove tecnologie di telecomuni­cazione? «Non sono sicuro che Greg usi telefonini e computer per entrare veramente in contatto con le altre persone. Nel suo caso, si tratta piuttosto di una lotta tra lui e le nuove tecnologie».

Se le cose dovessero andare male (ma non sembra proprio il caso) Jeff Kinney ha un mestiere “di riserva”: «Mi piace sia scrivere e disegnare le storie di Greg, sia inventare videogioch­i. Nel settore dei videogioch­i ho inventato un mondo virtuale, chiamato Poptropica, e in effetti mi piace molto raccontare storie di quel tipo. Ma il Diario di una Schiappa mi diverte comunque molto, e mi piace possedere “fisicament­e” i libri».

Bene così. Possiamo allora contare in futuro su tante nuove puntate del Diario. Ma adesso ne sappiamo molto di più su Greg Heffley, le sue smorfie, i suoi sorrisi, le sue paure. Sappiamo che è una vera Schiappa, proprio come noi. Grazie Jeff.

 ??  ?? successo planetario. |Jeff Kinney, 45 anni, scrittore, illustrato­re, creatore di videogioch­i. Kinney disegna la Schiappa su un grande touch pad. Parte dagli occhi, due puntini vivaci, poi disegna il buffo naso di Greg. La parte più difficile è la...
successo planetario. |Jeff Kinney, 45 anni, scrittore, illustrato­re, creatore di videogioch­i. Kinney disegna la Schiappa su un grande touch pad. Parte dagli occhi, due puntini vivaci, poi disegna il buffo naso di Greg. La parte più difficile è la...

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