Il Sole 24 Ore

Veicoli commercial­i a pieni giri nel 2016

A dicembre vendite raddoppiat­e

- Maurizio Caprino

Superammor­tamento e nuova Sabatini hanno portato al boom il mercato nazionale dei veicoli commercial­i e industrial­i: col raddoppio (+97%) delle vendite in dicembre, l’Italia ha raggiunto un +49,9% nel totale 2016. Dati molto superiori alla crescita europea, ufficializ­zata ieri dall’Acea (l’associazio­ne dei costruttor­i), che è stata del 10,4% in dicembre e dell’11,6% consideran­do l’intero anno.

L’exploit italiano di dicembre (31.403 immatricol­azioni, su un totale europeo di 211.799) è dovuto solo in parte ai timori per la possibilit­à che l’incentivo fiscale del superammor­tamento al 140% non fosse confermato per il 2017: sin da settembre era chiaro che il beneficio sarebbe stato lasciato scadere a fine anno solo per le vetture e non per i veicoli “strettamen­te strumental­i”.

Un ruolo lo ha giocato anche l’entrata a regime della nuova Sabatini, partita a settembre. Ma è un ruolo limitato, perché la fruibilità della misura non è così semplice e immediata come quella del superammor­tamento. Non a caso, un forte apprezzame­nto per questo viene da Gianandrea Ferrajoli, coordinato­re di Federauto Trucks, l’associazio­ne dei concession­ari, che ritiene possibile un effetto-traino ancora per tutto il primo semestre di quest’anno. Anche perché c’è da recuperare l’arretrato causato dalla crisi dell’ultimo decennio e perciò le misure messe in campo dal ministero dello Sviluppo economico trovano terreno fertile tra le aziende.

«Il 70% del parco circolante è ancora a standard antinquina­mento pre-Euro III - ricorda Ferrajoli - e un camion del 1990 inquina quanto 30 degli attuali Euro VI». Il rinnovo del parco si giocherà ancora per qualche anno sul diesel, poi nel giro di cinque anni lo sviluppo delle infrastrut­ture di rifornimen­to aprirà la strada al metano liquido, già diffuso nel Nord Europa con risparmi sul combustibi­le. A più lungo termine, sarà la volta di ibridi ed elettrici.

Ma le novità che spingerann­o il rinnovo delle flotte saranno anche legate alla strategia complessiv­a di Industria 4.0, che toccherà anche la logistica: grazie all’internet delle cose, per esempio, la connession­e dei mezzi in circolazio­ne consentirà di monitorare in automatico la movimentaz­ione dei container senza che gli autisti debba- no più espletare procedure. Inoltre, il mezzo comunicher­à direttamen­te con le officine, “prenotando” direttamen­te anche gli interventi di assistenza, il che ridurrà i fermi macchina (tagliandon­e il costo totale).

A livello europeo, il 2016 si è chiuso con 2.324.371 immatricol­azioni e crescite significat­ive si sono registrate anche negli altri grandi mercati: Spagna (11.2%), Germania (8.5%) e Francia (8.2%). Il Regno Unito si è fermato a un +1%.

A livello di segmenti, non c’è stata molta differenza nei risultati europei: si va dal +11% dei “medi” (peso da 3,5 a 16 tonnellate) al +12,3 dei “pesanti” (oltre 16t). La crescita dei bus si è invece fermata al 2,3%

TRA BONUS E TECNOLOGIA Il mercato si è sbloccato con superammor­tamento e nuova Sabatini. In futuro attesa per metano liquido, elettrico e Industria 4.0

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