Mediaset, Agcom pronta a convocare Vivendi
In corso la ver ifica sul r ispetto delle norme del Tusmar dopo l’esposto di Fininvest Richiesta di informazioni anche a Telecom sulla governance
pMentre cala la tensione in Borsa - ieri il titolo Mediaset ha ceduto il 2,8% a 4,1 euro - l’Agcom va avanti con l’istruttoria aperta prima di Natale sul “caso” Vivendi, che ha rastrellato azioni del Biscione fino ad arrivare al 29,9% dei diritti di voto, per ora senza avanzare richieste. All’inizio di febbraio sono stati convocati infatti i rappresentanti di Mediaset e, a seguire, saranno convocati anche i rappresentanti della media company transalpina.
Entra dunque nel vivo la procedura aperta per verificare se il gruppo presieduto da Vincent Bolloré abbia violato le norme del Testo unico delle comunicazioni (Tusmar) per la contemporanea presenza in Telecom e in Mediaset. A riguardo della prima si dovrebbe provare che Vivendi eserci- ta un’influenza dominante sull’unico operatore delle tlc che risulta avere una quota settoriale superiore al 40% (il punto andrà comunque verificato). Anche a Telecom infatti l’Authority presieduta da Angelo Marcello Cardani ha inoltrato una richiesta di informazioni che, a quanto risulta, concernono la governance della società, sulla composizione del board, sul numero di consiglieri indipendenti. Informazioni comunque pubbliche, dalle quali si evince che sono quattro i rappresentanti del gruppo francese in consiglio: il ceo Arnaud de Puyfontaine, che in Telecom è anche vice presidente e presidente del comitato strategico, il chief operating officer Stéphane Roussel, e il direttore finanziario Hervé Philippe (cioè i primi tre top manager operativi di Vivendi), nonchè l’indipen- dente Félicité Herzog. Il numero di amministratori indipendenti è comunque maggioritario: nove su 17.
Su Mediaset è stato già accertato che la quota settoriale supera il 10% che sarebbe il massimo consentito per un eventuale collegamento con l’incumbent delle tlc. Per ora Vivendi non ha il controllo di Mediaset, essendosi fermata alla soglia dell’Opa, cosa che ne fa comunque il secondo azionista dietro a Fininvest, e neppure ha voce in consiglio. Tuttavia la società assediata ha presentato un esposto all’Agcom per denunciare la possibile violazione delle regole anche nella situazione attuale. Secondo quanto risulta a Radiocor (gruppo Il Sole-24 Ore), Mediaset ha presentato nei giorni scorsi la propria documentazione sulla vicenda, chiedendo di essere ascoltata dall’Authority che ha affidato il procedimento ad Antonio Provenzano, responsabile della direzione Infrastrutture e servizi di media.
Intanto, l’azienda Mediaset, conclusa la presentazione delle linee-guida strategiche per il prossimo triennio, porta a casa l’innalzamento del target price degli analisti. Nella media, su una quindicina di report, il prezzo obiettivo è salito da 2,9 euro a 4 euro sulla base di considerazioni fondamentali, con i dati cioè che utilizzano gli analisti per fare le loro valutazioni. Il risultato del roadshow è che, almeno a tavolino, si arriva a giustificare l’elevato livello raggiunto dalle quotazioni, raddoppiate nel giro di un mese sotto la spinta degli acquisti francesi e dell’appeal speculativo che si è acceso in Borsa intorno alla contesa.
TITOLI IN SCADENZA