Negozi e artigiani, opzione «ad hoc»
pOltre all'eliminazione della comunicazione black list (dal 2016), di quella delle società di leasing e noleggio, degli Intra-2 trimestrali (per i beni e i servizi) e mensili per i servizi (non per i beni), applicabile a tutti i contribuenti (indipendentemente dall'invio dello spesometro), chi opterà entro il 31 marzo 2017 per l'invio trimestrale dei dati delle fatture attive e passive (elettroniche o meno), potrà beneficiare dell'esonero dallo spesometro, della riduzione di due anni dei termini per i controlli fiscali e dell'accelerazione dei rimborsi Iva (entro tre mesi dall'invio del modello Iva annuale). Per chi certifica i corrispettivi con gli scontrini o con le ricevute fiscali (dettaglianti o artigiani, per esempio elettricisti e idraulici), però, queste agevolazioni sono possibili solo se si utilizzeranno i nuovi “registratori telematici”, si elimineranno le ricevute fisca- li e si opterà entro il 31 marzo 2017 per l'invio giornaliero dei dati dei corrispettivi alle Entrate. Infine, i controlli in quattro anni, al posto dei sei, saranno possibili solo se verrà garantita la tracciabilità di pagamenti e incassi.
Vantaggi per tutti
Per tutti i contribuenti, anche se non inviano lo spesometro e non fanno l'invio opzionale, sono state eliminate le comunicazioni black list (dal periodo in corso a fine 2016) e delle società di leasing, oltre che quella dell'Intra-2 per gli acquisti di beni e servizi (dalle operazioni riferite al 2017, nota Dogane 244/RU/2017). L'articolo 4, comma 4, lettera b), Dl 193/2016, però, ha soppresso l'Intra-2 solo nel comma 6 dell'articolo 50, Dl 331/1993, e non nel comma 6-ter, il quale disciplina l'invio dei dati statistici ai sensi del regolamento 2004/638/CE (nomenclatura, massa netta, unità supplementare, ecc. e, per chi ha realizza spedi- zioni o arrivi superiori a 20 milioni di euro, anche il “valore statistico” in euro, le “condizioni di consegna” e il “modo di trasporto”). L'Intra-2, quindi, potrebbe rimanere obbligatorio per chi è tenuto a inviare i dati statistici degli acquisti, quindi solo per i soggetti che presentano gli elenchi mensili degli acquisti (non dei servizi), delle movimentazioni Ue di beni in lavorazione (in entrata o in uscita dall'Italia) e degli scambi di navi, aeromobili, energia elettrica, gas, ecc. (articolo 4, decreto 22 febbraio 2010).
Vantaggi per l'invio opzionale
Oltre a queste eliminazioni (black list, leasing/noleggio e Intra-2) per tutti i contribuenti, chi opterà per l'invio trimestrale dei dati delle fatture potrà eliminare lo spesometro (non l'invio delle liquidazioni periodiche Iva), potrà ottenere prima i rimborsi Iva (anche senza i requisiti dell'articolo 30, comma 2, lettere a,b, c, d, e, dpr 633/1972) e potrà beneficiare della riduzione di due anni dei termini per gli accertamenti su redditi e Iva.
Per beneficiare di tutte queste tre agevolazioni, però, chi svolge anche commercio al minuto o attività assimilate, deve anche optare, entro il 31 marzo 2017, per l'invio giornaliero alle Entrate dei corrispettivi (articolo 2, comma 1, Dlgs 127/2015). Questo sarà effettuato alla “chiusura giornaliera”, tramite il “registratore telematico” (articolo 3, provvedimento 28 ottobre 2016) e non sarà più possibile certificare i corrispettivi con le ricevute fiscali.
Inoltre, solo per la riduzione del periodo accertabile, tutti i contribuenti (non solo i dettaglianti) devono garantire la tracciabilità dei pagamenti e degli incassi, mediante bonifico, carta di debito o carta di credito, assegno bancario, circolare o postale (non trasferibili). È consentito l'uso del contante solo fino al limite indicato nell'articolo 2, comma 1, decreto 24 gennaio 2014, attualmente di 30 euro. Questo però dovrebbe essere portato a zero, in quanto questa norma è un decreto attuativo dell'articolo 15, comma 4, Dl 179/2012, emanato quando quest'ultimo consentiva al decreto attuativo di stabilire un importo minimo che non obbligava all'accettazione dei pagamenti con carte di debito. Dal 1° gennaio 2016, invece, la norma obbliga chi vende beni o presta servizi, anche professionali ad «accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito e carte di credito» di qualunque importo. Conseguentemente, l'importo dei 30 euro andrà azzerato.
I PUNTI DI FORZA La scelta permetterà di eliminare lo spesometro, di anticipare i rimborsi e ridurre di due anni i termini di accertamento