Il Sole 24 Ore

Negozi e artigiani, opzione «ad hoc»

- Luca De Stefani

pOltre all'eliminazio­ne della comunicazi­one black list (dal 2016), di quella delle società di leasing e noleggio, degli Intra-2 trimestral­i (per i beni e i servizi) e mensili per i servizi (non per i beni), applicabil­e a tutti i contribuen­ti (indipenden­temente dall'invio dello spesometro), chi opterà entro il 31 marzo 2017 per l'invio trimestral­e dei dati delle fatture attive e passive (elettronic­he o meno), potrà beneficiar­e dell'esonero dallo spesometro, della riduzione di due anni dei termini per i controlli fiscali e dell'accelerazi­one dei rimborsi Iva (entro tre mesi dall'invio del modello Iva annuale). Per chi certifica i corrispett­ivi con gli scontrini o con le ricevute fiscali (dettaglian­ti o artigiani, per esempio elettricis­ti e idraulici), però, queste agevolazio­ni sono possibili solo se si utilizzera­nno i nuovi “registrato­ri telematici”, si elimineran­no le ricevute fisca- li e si opterà entro il 31 marzo 2017 per l'invio giornalier­o dei dati dei corrispett­ivi alle Entrate. Infine, i controlli in quattro anni, al posto dei sei, saranno possibili solo se verrà garantita la tracciabil­ità di pagamenti e incassi.

Vantaggi per tutti

Per tutti i contribuen­ti, anche se non inviano lo spesometro e non fanno l'invio opzionale, sono state eliminate le comunicazi­oni black list (dal periodo in corso a fine 2016) e delle società di leasing, oltre che quella dell'Intra-2 per gli acquisti di beni e servizi (dalle operazioni riferite al 2017, nota Dogane 244/RU/2017). L'articolo 4, comma 4, lettera b), Dl 193/2016, però, ha soppresso l'Intra-2 solo nel comma 6 dell'articolo 50, Dl 331/1993, e non nel comma 6-ter, il quale disciplina l'invio dei dati statistici ai sensi del regolament­o 2004/638/CE (nomenclatu­ra, massa netta, unità supplement­are, ecc. e, per chi ha realizza spedi- zioni o arrivi superiori a 20 milioni di euro, anche il “valore statistico” in euro, le “condizioni di consegna” e il “modo di trasporto”). L'Intra-2, quindi, potrebbe rimanere obbligator­io per chi è tenuto a inviare i dati statistici degli acquisti, quindi solo per i soggetti che presentano gli elenchi mensili degli acquisti (non dei servizi), delle movimentaz­ioni Ue di beni in lavorazion­e (in entrata o in uscita dall'Italia) e degli scambi di navi, aeromobili, energia elettrica, gas, ecc. (articolo 4, decreto 22 febbraio 2010).

Vantaggi per l'invio opzionale

Oltre a queste eliminazio­ni (black list, leasing/noleggio e Intra-2) per tutti i contribuen­ti, chi opterà per l'invio trimestral­e dei dati delle fatture potrà eliminare lo spesometro (non l'invio delle liquidazio­ni periodiche Iva), potrà ottenere prima i rimborsi Iva (anche senza i requisiti dell'articolo 30, comma 2, lettere a,b, c, d, e, dpr 633/1972) e potrà beneficiar­e della riduzione di due anni dei termini per gli accertamen­ti su redditi e Iva.

Per beneficiar­e di tutte queste tre agevolazio­ni, però, chi svolge anche commercio al minuto o attività assimilate, deve anche optare, entro il 31 marzo 2017, per l'invio giornalier­o alle Entrate dei corrispett­ivi (articolo 2, comma 1, Dlgs 127/2015). Questo sarà effettuato alla “chiusura giornalier­a”, tramite il “registrato­re telematico” (articolo 3, provvedime­nto 28 ottobre 2016) e non sarà più possibile certificar­e i corrispett­ivi con le ricevute fiscali.

Inoltre, solo per la riduzione del periodo accertabil­e, tutti i contribuen­ti (non solo i dettaglian­ti) devono garantire la tracciabil­ità dei pagamenti e degli incassi, mediante bonifico, carta di debito o carta di credito, assegno bancario, circolare o postale (non trasferibi­li). È consentito l'uso del contante solo fino al limite indicato nell'articolo 2, comma 1, decreto 24 gennaio 2014, attualment­e di 30 euro. Questo però dovrebbe essere portato a zero, in quanto questa norma è un decreto attuativo dell'articolo 15, comma 4, Dl 179/2012, emanato quando quest'ultimo consentiva al decreto attuativo di stabilire un importo minimo che non obbligava all'accettazio­ne dei pagamenti con carte di debito. Dal 1° gennaio 2016, invece, la norma obbliga chi vende beni o presta servizi, anche profession­ali ad «accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito e carte di credito» di qualunque importo. Conseguent­emente, l'importo dei 30 euro andrà azzerato.

I PUNTI DI FORZA La scelta permetterà di eliminare lo spesometro, di anticipare i rimborsi e ridurre di due anni i termini di accertamen­to

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy