Sanzioni Consob fuori dal radar del giusto processo
Regole attenuate
pIl rispetto del giusto processo, i principi estesi del diritto alla difesa e della imparzialità del giudice non sono presupposti necessari del procedimento sanzionatorio della Consob. Con un’ulteriore sentenza - di una teoria ormai seriale - la Seconda civile della Corte di cassazione ha respinto l’ennesimo ricorso sulle multe inflitte dall’autorità di vigilanza sulla Borsa (sentenza 1890/17, depositata ieri). Questa volta il contenzioso riguardava il procedimento contro la Gartmore Investment Ltd e due persone fisiche, per un’ipotesi di utilizzo di informazioni privilegiate finalizzate all’acquisto di azioni della Banca Italease per conto di un fondo comune di investimento - fatti relativi al 2007 e sanzionati (400mila euro totali) l’anno successivo da Consob.
Ancora una volta la Cassazione, che ha ormai consolidato sul tema un orientamento univoco, ha respinto le eccezioni sul termine di notifica del provvedimento - considerando il dies a quo per calcolare la decadenza legato, in sostanza, alla discrezionalità dell’organo amministrativo - e validato anche tutto il versante procedimentale della Commissione di controllo. A cominciare dalla difesa “sommaria” prevista dall’iter amministrativo (legge 689/1981), molto diversa dai presupposti del giusto processo e della difesa “estesa” garantita dalla Costituzione e dalle norme e dalla giurisprudenza comunitarie - considerato che tali garanzie possono comunque trovare soddisfazione, come sempre avviene, nella fase del ricorso giurisdizionale davanti alla Corte d’Appello.
Quanto poi al termine di contestazione dell’illecito (90 giorni, 360 per i residenti all’estero)la Seconda ha ribadito che decorre dal giorno in cui la Consob è in grado di adottare le decisioni di sua competenza in composizione collegiale, dopo l’esaurimento dell’attività ispettiva e di quella istruttoria «senza che si possa tenere conto di ingiustificati ritardi, derivanti da disfunzioni burocratiche o artificiose protrazioni nello svolgimento dei compiti assegnati ai suoi organi».