Milano capofila per i fondi Ue
L’ obiettivo è costituire un network con altri centri europei per difendere politiche e risorse
Milano si candida a diventare capofila delle città europee a difesa delle politiche urbane e dei fondi europei destinati alle aree metropolitane. L'obiettivo, sollecitato anche dalla Commissione europea, è creare un network con altre grandi città e in sinergia con le istituzioni comunitarie per evitare che strumenti, programmi e risorse destinate ai territori vengano ridimensionati nei prossimi anni. Con questi intenti ieri il Consiglio comunale ha approvato le linee di indirizzo per la «Valorizzazione del ruolo di Milano nel dibattito sulle politiche regionali e urbane europee». Nessun voto contrario e solo due astensioni (Lega) a conferma della convergenza sul tema tra le forze politiche in Consiglio.
Davanti alle nuove emergenze a cui l’Unione europea deve far fronte e data l’impossibilità di ampliare il bilancio, diversi governi, a cominciare da quello tedesco (si veda Il Sole 24 Ore del 21 dicembre scorso), stanno spingendo per rimodulare la distribuzione del budget. E la politica di coesione, che comprende le politiche urbane, è l’obiettivo più a rischio.
È già in corso, infatti, il negoziato sul bilancio dell’Unione dal 2021 in avanti, che si chiuderà entro fine anno. Nel periodo 2014-2020 solo per Milano e l’area metropolitana sono in gioco 100 milioni di euro, tra Pon Città metropolitane e Por Fondo sviluppo regionale. «Con queste risorse – ha ricordato Carmine Pacente (Pd) presidente della commissione Affari europei e primo firmatario della proposta - il Comune di Milano sta finanziando, tra l’altro, la riqualificazione dei quartieri di Lorenteggio, Giambellino e Porto di Mare. Dobbiamo agire ora per difendere risorse che in futuro potrmmo nona vere più».
Le linee di indirizzo espresse nella deliberazione approvata ieri dovranno ora tradursi in fatti concreti. In questa direzione va l'incontro che si terrà il 3 febbraio a Milano al quale parteciperanno i rappresentanti di Barcellona, Porto, Zagabria, Danzica, Riga. Per la Commissione europea parteciperà Nicola De Michelis, capo di gabinetto della commissaria Ue alle Politiche regionali e urbane, Corina Cretu.
L’interesse comune è nella volontà di costruire non solo una strategia di difesa delle politiche Ue destinate alle regioni e alle città ma anche nel voler «rafforzare il ruolo delle metropoli quali motori di crescita e sviluppo dei territori» spiega Pacente. Un obiettivo che non interessa solo Milano ma anche altre città italiane che in prospettiva potrebbero aggregarsi al network.
LINEE GUIDA Il Consiglio comunale ha approvato a larghissima maggioranza le proposte per valorizzare il ruolo della città nell’Unione europea