Leonardo studia la gara Usa per i T-100
Le ipotesi dopo la rottura con il partner Raytheon
pLe azioni di Leonardo ieri hanno perso il 2,4% a 12,54 euro. L’americana Raytheon, l’ex partner con il quale è stato sciolto l’accordo per partecipare alla gara americana per 350 aerei addestratori, alle 14 di New York perdeva il 2,8% a 142,77 dollari.
I requisiti per la gara del «T-X» da 16,3 miliardi di dollari sono stati emessi dalla Us Air Force con la «Rfp» il 30 dicembre scorso. Il gruppo guidato da Mauro Moretti dice che sta valutando tutti gli aspetti, perché intende comunque partecipare alla gara con l’M-346 sviluppato dall’ex Aermacchi, ri- battezzato T-100 per la gara americana, nella quale ci sarebbe un velivolo rinnovato. Leonardo dice che potrebbe andare avanti da sola (forse coinvolgendo anche la controllata Usa Drs) o, se possibile, con un altro partner. I tempi sono stretti, perché quest’anno dovrebbe esserci l’aggiudicazione.
I motivi dello scioglimento dell’alleanza avviata 11 mesi fa non sono noti. Secondo Defense News «i problemi si sono concentrati su dove sarebbe stato fatto il lavoro sull’aereo». A detta di alcuni osservatori, la rottura con Raytheon denota difficoltà dell’ex Finmeccanica ad affermarsi nei mercati internazionali. In dicembre il gruppo italiano è stato battuto da Airbus in una gara nella quale si sentiva favorito, la fornitura di 16 aerei militari da soccorso, il C295 è stato preferito al C27J italiano, una commessa da 1,7 miliardi di euro.
In vista della gara Usa degli addestratori alcuni anni fa il gruppo italiano aveva cercato un’intesa con Boeing, invano. Poi nel gennaio 2013 l’ex Alenia aveva firmato una lettera d’intenti con General Dynamics, ma due anni dopo l’alle- anza è naufragata. Moretti ha quindi fatto l’intesa preliminare con Raytheon, anche questa saltata. Per la gara Usa sono già in corsa Boeing con Saab, Lockheed con la coreana Kai, Northrop Grumman con Bae Systems e L-3. Textron dovrebbe partecipare con un nuovo aereo, lo Scorpion. Secondo autorevoli fonti industriali nella strategia del Pentagono, che privilegia di volta in volta un grande «contractor» americano per mantenere in vita i principali fornitori della Difesa, dopo le supercommesse a Boeing (tanker), Lockheed (F-35) e Northrop (il nuovo bombardiere erede del B-52), nei «trainer» potrebbe essere favorita Textron.