Lvmh, utili record e strategia sugli occhiali
Arnault: «Marcolin? Ci sono riflessioni e valutazioni in corso»
pUn altro anno record, l’ennesimo, per il numero uno francese e mondiale del lusso Lvm. Il 2016 si è chiuso infatti con vendite in crescita organica del 6% a 37,6 miliardi, con un risultato operativo corrente di 7 miliardi (+6%) e un margine del 18,7%(eradel18,5%nel2015),unindebitamentoincalodel23%(a3,2miliar- di) e utili netti in aumento dell’11% a 4 miliardi. Con le sole eccezioni di Dfs, Marc Jacobs e del Giappone (ricavi in calo del 3%) tutte le divisioni del gruppo e tutti i mercati (Cina +14%) hanno fatto segnare un andamento in forte progressione, con un'accelerazione nel secondo semestre.
Quanto al settore dell’occhialeria – che riguarda direttamente le grandi aziende italiane del compar- to – Bernard Arnault non ha voluto commentare l'operazione Marcolin,spiegandoche«cisonoriflessioni e valutazioni in corso» e che «la strategia sarà annunciata nel corso dell'anno». A proposito di Marcolin, il direttore generale Antonio Belloni ha detto che «ci sono varie possibilità, non solo quella dell'acquisizione di una partecipazione del 10%» e ha sottolineato che «la li- cenza Dior è stata appena rinnovata a Safilo». Sicuramente, ha aggiunto, Lvmh non seguirà la strada dell’internalizzazione imboccata da Kering e proseguirà quindi con le produzioni su licenza. Che dovrebbero quindi continuare a interessare i principali produttori italiani (e mondiali): Marcolin (che oggi ha Pucci,inscadenzanel2019,cuisipotrebbe aggiungere Céline, attualmente Safilo), Safilo (oggi Dior, Givenchy, Fendi e Jacobs, in scadenza tra il 2020 e il 2024) e Luxottica (Bulgari con scadenza 2020).