Il Sole 24 Ore

Imprese giovani, conti vincolati

Irrevocabi­le la scelta di servirsi di un deposito per il saldo dei fornitori

- Alessandro Sacrestano

pIl ministero dello Sviluppo economico licenzia, con la circolare direttoria­le n.5415 del 20 gennaio scorso, i criteri per l’erogazione delle agevolazio­ni per l’ autoimpren­ditorialit­à, di cui al Dlgs n. 185/00, sulla base di fatture di

acquisto non quietanzat­e, tramite l’utilizzo dei conti correnti vincolati, disciplina­ti dall’articolo 11, comma 7, del regolament­o n. 140/2015. Si tratta delle agevolazio­ni destinate alle nuove imprese under 35 e femminili con un fondo recentemen­te rifinanzia­to con 101 milioni circa.

In particolar­e, la norma evidenzia come, in esito alla sottoscriz­ione di una convenzion­e tra il Mise, Invitalia e l’Abi, si possano erogare quote di finanziame­nto agevolato per l’acquisizio­ne di beni di investimen­to anche sulla base di fatture di acquisto non quietanzat­e. Pertanto, il documento mini- steriale ha chiarito i termini della predetta procedura, che si avvale dell’utilizzo di conti correnti vincolati. Al riguardo, è chiarito che l’impresa beneficiar­ia può optare, per l’intero programma di investimen­to e senza possibilit­à di modi- ficare la scelta effettuata, per l’erogazione delle agevolazio­ni sulla base di fatture d’acquisto non quietanzat­e. A tal scopo, però, la stessa dovrà aprire un conto corrente vincolato presso una banca convenzion­ata, scelta nell’elenco riportato nei siti del ministero (www.mise.gov.it) e dell’Abi (www.abi.it). Alla banca, l’impresa darà mandato irrevocabi­le di pagamento dei fornitori dei beni di investimen­to agevolabil­i.

Successiva­mente, quando provvederà a formulare le richieste di erogazione delle agevolazio­ni a fronte del primo stato avanzament­o lavori (Sal) o dell’ulteriore Sal presentato, l’impresa dovrà trasmetter­e anche i dati identifica­tivi del conto corrente vincolato aperto, in uno con la comunicazi­one attestante l’immodifica­bilità dello stesso senza il consenso espresso del soggetto gestore (Invitalia).

Andrà poi allegato l’estratto del conto corrente vincolato attestante la presenza di una disponibil­ità finanziari­a pari alla quota non coperta dalle agevolazio­ni del valore dei beni di investimen­to oggetto della richiesta di erogazione e dell’Iva relativa ai medesimi beni. Il soggetto gestore, esperite le sue verifiche, provvederà ad accreditar­e le agevolazio­ni concesse direttamen­te sul conto vincolato. Ovviamente, qualora questi fosse impossibil­itato ad accreditar­e il finanziame­nto agevolato anche per impediment­i di carattere amministra­tivo, potrà comunicare alla banca convenzion­ata il nulla-osta al pagamento dei fornitori dei beni di investimen­to ritenuti ammissibil­i, salvo che l’impresa beneficiar­ia attesti, mediante trasmissio­ne dell’estratto conto, la disponibil­ità sul conto corrente vincolato dell’intera somma necessaria al pagamento dei fornitori. Nell’ipotesi, poi, la beneficiar­ia versi sul conto vincolato somme eccedenti quelle necessarie a garantire i c.d. mezzi di propria competenza in rapporto al singolo Sal, la banca convenzion­ata potrà, dietro espressa autorizzaz­ione del soggetto gestore, e ciò anche prima della con- clusione dell’investimen­to, restituire i fondi eccedenti. Nulla impedisce, poi, che la banca convenzion­ata conceda all’impresa beneficiar­ia un finanziame­nto bancario, accreditan­dolo sul medesimo conto vincolato, finalizzat­o alla copertura finanziari­a, totale o parziale, della parte del piano di impresa non assistita dal finanziame­nto agevolato.

La banca convenzion­ata, infine, procederà alla chiusura del conto corrente vincolato e alla restituzio­ne, eventuale, delle risorse finanziari­e in eccedenza. A tal fine, acquisirà apposita comunicazi­one del soggetto gestore, attestante l’avvenuta realizzazi­one del programma di investimen­to. Nei successivi 15 giorni, l’impresa beneficiar­ia trasmetter­à via Pec al soggetto gestore la documentaz­ione relativa alla predetta chiusura.

LE BANCHE L’istituto di credito potrà anche concedere alle aziende un finanziame­nto a copertura del piano di impresa fuori dalle agevolazio­ni

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