Il Sole 24 Ore

Bond Mps, interesse sul mercato

Sul mercato c’è apprezzame­nto per le pr ime emissioni di bond senesi con garanzia pubblica, utilizzabi­li sia per pronti/termine sia da rivendere a investitor­i

- My.L.

«Sul mercato interbanca­rio c’è grande fame di rendimenti. Qualsiasi cosa possa offrire tassi d’interesse interessan­ti sarà certamente bene accetta. C’è una tale abbondanza di liquidità, che non si sa più dove metterla in maniera remunerati­va». Il giorno dopo la maxi-emissione di obbligazio­ni garantite dallo Stato da parte di Montepasch­i, per un ammontare di 7 miliardi complessiv­i, questo è il commento del tesoriere di una banca italiana. E le opinioni, sia sul mercato interbanca­rio sia su quello obbligazio­nario, sono in gran parte sulla stessa lunghezza d’onda: l’interesse e la curiosità verso i nuovi bond di Mps non mancano. E la stessa accoglienz­a è prevedibil­e per le altre obbligazio­ni garantite dallo Stato, che presto dovrebbero essere emesse da Veneto Banca e dalla Popolare di Vicenza.

L’operazione di mercoledì permette a Montepasch­i (e permetterà alle due banche venete) di raccoglier­e liquidità a prezzi accessibil­i su vari canali. Mps ha infatti emesso due obbligazio­ni con la garanzia statale, una della durata di un anno e una della durata di tre anni, e le ha contempora­neamente comprate: con una mano insomma le ha emesse e con l’altra le ha sottoscrit­te. Mps ha dunque creato titoli, ma in questa prima fase non ha raccolto liquidità. Questi titoli però potranno d’ora in avanti essere usati da Mps per ottenere liquidità sul mercato.

In due modi. Uno: la banca senese potrà usarli per realizzare delle operazioni di pronti contro termine con altre contropart­i bancarie. Cioè potrà darli in garanzia per ottenere cash. Due: la banca potrà vendere alcune porzioni dei due bond sul mercato obbligazio­nario a investitor­i interessat­i, ottenendo liquidità fino al giorno in cui i due bond non giungerann­o a scadenza. Per raggiunger­e il suo scopo, cioè ottenere liquidità, Mps avrà dunque bisogno del mercato. E proprio grazie alla garanzia statale - secondo quanto riferito da alcuni operatori - il mercato sembra ben predispost­o.

Secondo un operatore del settore obbligazio­nario, Mps potrà trovare investitor­i disposti a comprare i suoi titoli, ma dovrà venderli forse a prezzi inferiori a quelli di emissione. I due bond sono stati infatti emessi con un prezzo a 100 e cedola pari allo 0,5% (per il titolo di durata annuale) e pari allo 0,75% (per quello triennale). Dato che i due titoli sono muniti della garanzia statale, chi li acquista corre lo stesso rischio di chi compra BTp. Ma Mps deve garantire un premio per la minore liquidità e un premio per il fatto che, pur garantiti dallo Stato, non sono proprio BTp. Quindi non può vendere questi titoli con il rendimento esatto dei BTp, ma deve offrire qualche cosa di più.

«A nostro avviso - osserva un addetto ai lavori - per trovare qualcuno disposto a comprarli Mps dovrà offrire un premio compreso tra 50 e 70 punti base». Ebbene: ieri un titolo di Stato con durata di un anno aveva sul mercato un rendimento negativo di 0,24%. Consideran­do che il bond Mps con uguale scadenza offre una cedola dello 0,50%, più o meno il premio nei confronti del titolo di Stato potrebbe essere corretto. Un BTp con durata triennale rendeva invece ieri lo 0,20%. Tenendo conto che il bond Mps offre una cedola di 0,75%, in questo caso il premio sui BTp potrebbe non essere abbastanza allettante: Mps potrebbe dunque essere costretta a vendere questo secondo titolo a un prezzo inferiore a 100, per offrire a potenziali investitor­i un rendimento adeguato e interessan­te. E anche sul mercato inter- bancario Mps dovrà offrire un premio rispetto ai titoli di Stato.

Detto questo, la garanzia statale su questi bond permette a Mps di poter trovare acquirenti pagando tassi d’interesse accettabil­i. Senza garanzia, la banca senese non avrebbe probabilme­nte accesso al mercato. Questi bond, insomma, rappresent­ano munizioni importanti (da 7 miliardi) per raccoglier­e liquidità quando necessario. Non potranno invece essere consegnati alla Bce (come accadeva in passato con i bond garantiti dallo Stato), per cui questi titoli non servono, a meno di escamotage finanziari, per ottenere denaro da Francofort­e. Ma solo sul mercato. Che, come detto, sembra ben disposto.

Intanto ieri l’istituto senese ha comunicato alla Commission­e Finanze del Senato che «gli azionisti retail hanno aumentato la percentual­e del capitale sociale detenuta in Banca Mps fino a circa il 55% di novembre 2016».

LO SCENARIO La banca potrà usarli come collateral­e sull’interbanca­rio o venderli sul secondario: in entrambi i casi l’obiettivo è ottenere cash

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