Il Sole 24 Ore

Matrimonio d’interesse transatlan­tico

- Leonardo Maisano

Una scelta sicura su cui il neo presidente ha indugiato, concedendo­si una carezza al busto di Winston Churchill ben collocato fra la signora premier e il neo-presidente nella photo opportunit­y alla Casa Bianca. Donald Trump ha insistito a lungo sulla storica liaison con il Regno Unito, dando spago a un ospite che aveva assoluto bisogno di non essere messa in imbarazzo, ma, soprattutt­o, allineando sé stesso a toni un poco più moderati del solito. Londra non ha prodotto la metamorfos­i di Trump, ma è parsa ritrovare una condizione antica che, se sarà confermata, potrà rafforzare la mano della signora premier, da ieri consapevol­e di essere più utile a Washington di quanto la vigilia della visita lasciasse credere.

E non solo a Washington. Anche l’Unione Europea avrà bisogno dell’”interprete” britannico per intendersi con un presidente deciso ad imprimere un nuovo corso, eccentrico –rispetto alla tradizione europea – alla prima potenza del pianeta. Per intendersi in materia economico-commercial­e, ma anche di difesa e sicurezza. Un compito per il quale Londra ha credenzial­i e capacità.

La very special relationsh­ip anglo-americana riparte, dunque, ma sulla scorta di reciproche esigenze, in una logica di utilitaris­mo transatlan­tico lontano dalla chimica che genuinamen­te univa Ronald Reagan a Margaret Thatcher. No, ieri, nello Studio Ovale non s’è celebrato un matrimonio d’amore, ma uno sposalizio di convenienz­a. Ed è già tanto per chi si attendeva di vedere Theresa May prendere solo nota delle condizioni dettate da Donald Trump.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy