Il Sole 24 Ore

«Bilancio precario, comune di Roma a rischio»

- M.Per.

pPartecipa­te, «contenzios­o fuori controllo» che genera debiti fuori bilancio, punti verde qualità. Sono questi i principali macigni che pendono sui conti di Roma secondo l’Organismo di revisione economico-finanziari­a del comune, che ieri, in audizione davanti all’assemblea capitolina, è tornato a lanciare l’allarme. «È vero che il bilancio presenta un equilibrio - ha riconosciu­to la presidente Federica Tiezzi - ma, se l’ente non si attiva, i rischi potenziali che ci sono lo metterebbe­ro comunque in pericolo». L’equilibrio «è precario», ha rimarcato Tiezzi, «da tenere sotto controllo e verificare». Per raddrizzar­e la rotta «è necessario che gli uffici collaborin­o tra loro». Un coordiname­nto fondamenta­le «perché la reale situazione dell’ente in qualche modo ci sfugge».

Nonostante il parere favorevole al bilancio bis, dopo la clamorosa bocciatura di dicembre, i revisori hanno dunque ribadito in Aula Giulio Cesare le 12 raccomanda­zioni con cui hanno concesso il via libera agli emendament­i al Documento unico di programmaz­ione (già approvato dall’assemblea) e allo schema di bilancio messi a punto dalla giunta Raggi. Immediata la replica dell’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo, che ha gettato acqua sul fuoco: «L’equilibrio è garantito e non c’è alcun rischio, nessun allarme: siamo sicuri di essere sulla strada giusta. Quanto detto dall’Oref in Aula appare poco coerente con quanto sancito dal parere favorevole degli stessi revisori il 23 gennaio».

La manovra correttiva vale 81 milioni, più 90 spostati dall’avanzo del rendiconto al Fondo passività potenziali, e 110 milioni in più di investimen­ti sul triennio che si aggiungono ai 470 già previsti. La maratona in Aula, durante la quale in settimana sono state approvate anche modifiche al “tariffone” (i servizi a domanda individual­e) con ritocchi al rialzo su centri commercial­i, sale slot e commercio su area pubblica, riprenderà lunedì. Tagliare il nastro entro martedì serve a Roma per ottenere i benefici concessi dal governo alle amministra­zioni “virtuose”: spazi di finanza che per la capitale valgono 15 milioni.

Non sono mancate frecciate polemiche con i Cinque Stelle. Il presidente della commission­e Bilancio Marco Terranova ha incalzato Tiezzi: «Forse qualche intervista in meno alla stampa e qualche confronto in più con noi ci potrebbe aiutare». Lei ha replicato: «Noi non lavoriamo a un obiettivo comune: voi amministra­te secondo le vostre scelte, noi abbiamo il compito di tutelare l’ente. Siamo un organo di supporto all’assemblea, alla maggioranz­a e alle opposizion­i». Che attaccano. Michela Di Biase (Pd) dice ai Cinque Stelle: «I revisori vi hanno rimandato a settembre». Svetlana Celli, capogruppo della lista civica #RomatornaR­oma affonda: «Un bilancio cieco, l’occasione persa di trovare strumenti innovativi per governare la città».

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