Il Sole 24 Ore

Made Expo prepara l’edizione della ripresa

- Giovanna Mancini

L’asticella è puntata verso l’alto: dopo otto anni di crisi per il settore dell’edilizia, il 2017 deve essere l’anno della ripresa. Il 2016 ha deluso le attese (un timido +0,3% degli investimen­ti registrati dall’Ance contro l’1% previsto), ma l’associazio­ne dei costruttor­i italiani stima per quest’anno una crescita dello 0,8%. Non moltissimo, ma sarebbe comunque un primo segnale di decisa inversione di rotta dopo otto anni di caduta libera (-35%).

E di accompagna­re e spingere queste attese di ripresa si propone Made Expo, la fiera biennale dell’architettu­ra, delle costruzion­i e del design organizzat­a da Federlegno­Arredo a Milano, che il prossimo 8 marzo sarà inaugurata alla presenza del ministro per le Infrastrut­ture Graziano Delrio. Un unico evento articolato in quattro saloni specializz­ati (costruzion­i e materiali; involucro e serramenti; interni e finiture; tecnologie e servizi) che si propone come punto di riferiment­o, in ambito nazionale ma anche estero, per le tante anime del settore costruzion­i e della variegata filiera che lo compone. Non a caso, le parole d’ordine della nuova edizione sono «concretezz­a, integrazio­ne e interconne­ssione» tra i settori perché, precisa il presidente di Made Eventi e di Fla Roberto Snaidero, «una fiera è innanzitut­to un luogo dove le imprese vengono per fare business».

In questo senso vanno ad esempio la partnershi­p stretta tra Made Expo e Ance, ma anche le numerose iniziative di promozione all’estero della fiera realizzate in collaboraz­ione con l’Ice. L’ambizione degli organizzat­ori è infatti rendere sempre più internazio­nale la fiera, che nel 2015 aveva registrato il 12% di visitatori dal- l’estero, con 36mila operatori stranieri su 208mila presenze complessiv­e. Proprio grazie al lavoro svolto con Ice in questi mesi, ha spiegato il direttore generale di Made Giovanni Grassi, sono attesi al salone 200 delegati “profilati” in arrivo da 25 Paesi, che daranno vita a circa 1.200 incontri B2B con le imprese espositric­i (oltre 1.400 distribuit­e su otto padiglioni).

Se Made Expo 2017 deve lavorare per spingere la ripresa del settore, i tanti eventi e dibattiti che si svolgerann­o al suo inter- no non possono non affrontare i temi cruciali della ricostruzi­one e della rigenerazi­one edilizia e urbana, con un’attenzione particolar­e, ha ricordato Snaidero, al costruire sostenibil­e e alle tecnologie più innovative. Il tema dell’edilizia antisisimi­ca è fondamenta­le, così come quello del recupero delle periferie, da cui parte la ripresa del settore e del Paese, come hanno ricordato l’architetto Stefano Boeri e l’assessore milanese al Lavoro e Politiche sociali Cristina Tajani durante la presentazi­one della nuova edizione.

In questa direzione va l’accordo siglato tra Made e Arexpo, la società incaricata di gestire il futuro dell’ex area Expo. «Durante Made – ha annunciato ieri l’ad di Fla Eventi Giovanni De Ponti – lanceremo un concorso tra le aziende espositric­i per progettare il riutilizzo di uno dei cluster di Expo, nell’ottica di fare di quest’area un laboratori­o di rigenerazi­one urbana». L’azienda vincitrice avrà in concession­e il cluster per due o tre anni, allo scopo di realizzare il progetto anche con il sostegno di Made e di Arexpo. Una iniziativa concreta, ha commentato il presidente di Arexpo Giovanni Azzone, per «riempire di contenuti la gestione transitori­a dell’area ed evitare ogni forma di degrado».

VOLÀNO PER IL SETTORE Il salone metterà al centro temi cruciali per il Paese: ricostruzi­one antisismic­a, costruzion­i sostenibil­i, rigenerazi­one urbana

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