Metà dei dipendenti in attesa del rinnovo
A fine 2016 oltre metà degli occupati dipendenti risultano ancora in attesa di un rinnovo contrattuale (il 50,5% per l’esattezza). Sempre a dicembre, l’attesa media di un rinnovo calcolata sul totale dei dipendenti è di 27,1 mesi, in crescita rispetto ai 22 mesi di un anno prima.
Lo rileva l’Istat, evidenziando come a dicembre risultano 47 i contratti in attesa di un rinnovo (15 nella sola Pa) per circa 6,5 milioni di dipendenti (tra loro sono 2,9 milioni i dipendenti pubblici). L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie nella media del 2016 è cresciuto dello 0,6% rispetto all’anno precedente, ma l’incremento è stato nullo per i dipendenti pubblici - a causa del blocco dei rinnovi contrattuali che nella Pa sono fermi da sette anni-, mentre per i dipendenti del privato l’incremento è stato dello 0,5% (0,3% nell’industria e 0,7% nei servizi privati). Aumenti significativamente superiori alla media sono registrati tra i tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,4%); commercio; trasporti, servizi postali e attività connesse (entrambi 1,6%); energia elettrica e gas (1,5%); alimentari, bevande e tabacco (1,3%). Le variazioni più contenute si sono rilevate invece nel credito e assicurazioni (0,3%) e nei servizi di informazione e comunicazione (0,2%).
«L’Istat segnala nel 2016 il peggior andamento delle retribuzioni orarie giornaliere dal 1982, quando iniziarono le attuali rilevazioni», commenta il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi (Ap) che punta l’indice sul modello contrattuale: «se è ben vero che l’anno trascorso è stato segnato dalla deflazione - afferma - è altrettanto vero che le retribuzioni italiane, già basse, continuano a non crescere come peraltro accade alla produttività. Bisogna spingere
I SALARI Le retribuzioni sono cresciute dello 0,6% ma per i dipendenti pubblici sono rimaste invariate
davvero la contrattazione aziendale per far crescere con la produttività, le retribuzioni».
In crescita, infine, il lavoro in somministrazione. A novembre 2016 gli occupati in somministrazione sono più di 394mila, con un incremento dell’11,2% sull’anno precedente e dello 0,6% su ottobre, secondo il centro studi di Assolavoro. Che evidenzia una crescita del monte retributivo del 4,4% (rispetto a ottobre) e del 10,6% (rispetto a novembre 2015).