Il Sole 24 Ore

Metà dei dipendenti in attesa del rinnovo

- Giorgio Pogliotti

A fine 2016 oltre metà degli occupati dipendenti risultano ancora in attesa di un rinnovo contrattua­le (il 50,5% per l’esattezza). Sempre a dicembre, l’attesa media di un rinnovo calcolata sul totale dei dipendenti è di 27,1 mesi, in crescita rispetto ai 22 mesi di un anno prima.

Lo rileva l’Istat, evidenzian­do come a dicembre risultano 47 i contratti in attesa di un rinnovo (15 nella sola Pa) per circa 6,5 milioni di dipendenti (tra loro sono 2,9 milioni i dipendenti pubblici). L’indice delle retribuzio­ni contrattua­li orarie nella media del 2016 è cresciuto dello 0,6% rispetto all’anno precedente, ma l’incremento è stato nullo per i dipendenti pubblici - a causa del blocco dei rinnovi contrattua­li che nella Pa sono fermi da sette anni-, mentre per i dipendenti del privato l’incremento è stato dello 0,5% (0,3% nell’industria e 0,7% nei servizi privati). Aumenti significat­ivamente superiori alla media sono registrati tra i tessili, abbigliame­nto e lavorazion­e pelli (2,4%); commercio; trasporti, servizi postali e attività connesse (entrambi 1,6%); energia elettrica e gas (1,5%); alimentari, bevande e tabacco (1,3%). Le variazioni più contenute si sono rilevate invece nel credito e assicurazi­oni (0,3%) e nei servizi di informazio­ne e comunicazi­one (0,2%).

«L’Istat segnala nel 2016 il peggior andamento delle retribuzio­ni orarie giornalier­e dal 1982, quando iniziarono le attuali rilevazion­i», commenta il presidente della commission­e Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi (Ap) che punta l’indice sul modello contrattua­le: «se è ben vero che l’anno trascorso è stato segnato dalla deflazione - afferma - è altrettant­o vero che le retribuzio­ni italiane, già basse, continuano a non crescere come peraltro accade alla produttivi­tà. Bisogna spingere

I SALARI Le retribuzio­ni sono cresciute dello 0,6% ma per i dipendenti pubblici sono rimaste invariate

davvero la contrattaz­ione aziendale per far crescere con la produttivi­tà, le retribuzio­ni».

In crescita, infine, il lavoro in somministr­azione. A novembre 2016 gli occupati in somministr­azione sono più di 394mila, con un incremento dell’11,2% sull’anno precedente e dello 0,6% su ottobre, secondo il centro studi di Assolavoro. Che evidenzia una crescita del monte retributiv­o del 4,4% (rispetto a ottobre) e del 10,6% (rispetto a novembre 2015).

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