La Fiera di Milano sotto tutela
Il cda rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio ma con funzioni congelate LOMBARDIA Il Tribunale r igetta la r ichiesta di commissar iamento ma estende a sette ambiti di attività il controllo giudiziario
Fiera Milano viene messa sotto tutela. Non ci sarà un’ amministrazione giudiziaria vera e propria, comeri chiesto dalla procura di Milano. Verranno però estesi i poteri del “commissario” Piero Capitini che già controlla la Nolostand, la partecipata degli allestimenti finita sotto inchiesta per via delle infiltrazioni della criminalità organizzata.
Lo ha deciso ieri la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Milano, che ha respinto la richiesta della Direzione distrettuale antimafia di commissariare tutto il gruppo (con un cd a che avrebbe dovuto riferire di ogni decisione ad un professionista imposto dai giudici ). Saranno sette gli ambiti che passeranno sotto il controllo giudiziario, pur «in collaborazione con gli organi amministrativi », relativi all’approvvigionamento, all’ internala udite alla compliance, con l’obiettivo di limitare le consulenze esterne.
Più precisamente si fa riferimento a «procedure operative per la legalità»; «acquisto di beni e servizi»; «monitoraggio della tempestività delle azioni per presidiare la legalità»; «rafforzamento della struttura organizzativa deputata al controllo interno»; «revisione del piano di audit »;« revisione dell’organigramma della società con esclusivo riguardo alle strutture deputate agli acquisti di beni e servizi e alle funzioni di compliance»; «nomina e revoca del responsabile della funzio- ne di compliance...con riguardo alle procedure di verifica reputazionale dei fornitori e alle procedure di “wistleblowing”». Che, per tradurre, significa raccogliere anche le voci e le indiscrezioni. L’amministrazione giudiziaria per la Nolostand durerà fino al 7 luglio; il regime “speciale” per Fiera Milano per ora fino all’11 aprile. Eventuali proroghe verranno decise nella prossima udienza del 28 marzo.
Adesso il cda, che intanto si è dimesso due settimane fa e che rimarrà in carica fino a marzo per approvare il bilancio, sarà congelato per queste sette funzioni. Poi il 21 aprile l’assemblea dei soci nominerà il nuovo consiglio, e per quella data potrebbe essere tutto superato (se non ci saranno ulteriori decisioni da parte del tribunale).
Nel mirino dei procuratori coordinati da Ilda Boccassini era finito il Consorzio Dominus, assegnatario di subappalti della Nolostand per la realizzazione di alcuni padiglioni dell’Expo. Il consorzio era gestito da Giuseppe Nastasi, amministratore occulto di numerose società, finito in custodia cautelare in carcere insieme a Liborio Pace, suo collaboratore già imputato per appartenenza alla famiglia mafio- sa di Petraperzia. Lo scorso luglio le custodie cautelari hanno riguardato 11 persone, accusate di associazione a delinquere in reati tributari, appropriazione indebita e riciclaggio attraverso la realizzazione di società fittizie. Poi, nei mesi successivi, sono arrivati altri avvisi di garanzia, indirizzati a 5 funzionari di Fiera Milano. Infine, dopo alcuni interrogatori a dicembre, gli inquirenti hanno ulteriormente ricostruito la vicenda, tanto che in una delle ultime udienze i pm hanno esposto la loro tesi accusatoria, secondo cui le aziende subappaltatrici sono connesse al latitante mafioso Messina Denaro.
Il tribunale da luglio ha sottoposto ad amministrazione giudiziaria la Nolostand; poi da ottobre il ramo d’azienda di Fiera Milano che gestisce la partecipata. Infine, il 13 gennaio, il cda di Fiera Milano si è dimesso. Fatto comunque insufficiente per la procura, che ha continuato a chiedere il commissariamento totale.
Fiera Milano, quotata in Borsa, fattura 355 milioni, con 700 dipendenti. Ogni hanno dà alla Fondazione Fiera Milano, che la controlla con il 62% di quote, 45 milioni per la locazione degli edifici. Gestisce 60 eventi all’anno e ne ha in programma 8 nuovi. Alla luce di questi dati societari, i legali della società hanno cercato di evitare l’amministrazione giudiziaria totale. Nella memoria difensiva hanno sottolineato come già la Fiera stia individuando aree di intervento e come i reati corruttivi individuati non prevedano l’intervento di un commissario.
LE PROSSIME TAPPE L’obiettivo è anche ridurre le consulenze esterne Poi ad aprile l’assemblea dei soci nominerà il nuovo consiglio d’amministrazione