Il Sole 24 Ore

«Misure struttural­i per il credito al Sud» Boccia: tavolo nazionale per Matera capitale della cultura

BASILICATA Lorusso (Confindust­ria Basilicata): necessario patrimonia­lizzare le Pmi

- Carmine Fotina Nicoletta Picchio

p Industria 4.0; impatto dei Fondi struttural­i; attuazione dei Patti per il Sud; aumento degli investimen­ti privati e pubblici, in base alla legge di Bilancio. Il 2017 si presenta con queste sfide. «Ma per essere al passo con tutto ciò le pmi lucane e quelle meridional­i devono vedere aprirsi i rubinetti del credito». Pasquale Lorusso, presidente di Confindust­ria Basilicata, è stato esplicito: bisogna irrobustir­e le pmi che esistono e quelle che stanno nascendo. Servono «misure struttural­i ed incisive per la patrimonia­lizzazione delle imprese, favorendo l’accesso al credito e ai finanziame­nti alternativ­i al credito bancario. Puntare sulla variabili qualitativ­e».

C’è una questione credito in Italia, c’è una questione credito al Sud e in Basilicata, dove il livello delle sofferenze sfiora il 30 per cento. “Diamo credito alle imprese” è il titolo del convegno che si è tenuto ieri a Matera tra banche e soggetti del settore assicurati­vo, (Abi, BancaJ del Mezzogiorn­oMcc, Previndust­ria), imprese (Confindust­ria, Pensiamo Basilicata), istituzion­i.

La Basilicata ha avuto la crescita maggiore nel Mezzogiorn­o, +5,5. «Può essere il paradigma di un Sud che vuole crescere», ha rilanciato Vincenzo Boccia. Il rapporto delle imprese con le banche sta cambiando, ha detto il presidente di Confindust­ria ,« va realizzato in una logica di crescita, delle imprese e delle banche». Bisogna lavorare sui parametri qualitativ­i, ha aggiunto, citando il tavolo con l’Abi dal quale potrà emergere una vera e propria proposta e il progetto Elite che consente alle pmi di «crescere senza debito», aprendo i propri capitali.

Ne ha parlato Raffaele Jerusalmi, ad di Borsa Italiana, in collegamen­to: già 483 società fanno parte del network. Per Boccia l’obiettivo raggiungib­ile è arrivare a quota mille: «se ogni azienda attirasse 5 milioni di euro nel capitale si attiverebb­ero 5 miliardi di euro. Diventa così un progetto paese». Da Domenico Arcuri, ad di Invitalia, è arrivato un dato preoccupan­te sull’accesso ai finanziame­nti nel Sud: solo il 28% delle aziende che chiede credito lo ottiene. «Come Regione stiamo facendo sforzi importanti: abbiamo saputo spendere i fondi Ue, pur essendo partiti in ritardo abbiamo recuperato. Puntiamo a spingere utilizzand­oli anche per giovani e pmi», ha detto il presidente della Regione, Marcello Pittella, convinto che il valore aggiun- to dell’Europa sia il Mediterran­eo.

Boccia ha messo in evidenza il problema di una politica monetaria della Bce espansiva e l’atteggiame­nto dei regolatori che spingono sull’iper-regolament­azione e alzano i livelli di accantonam­ento delle banche. Proprio sul credito la scorsa settimana Confindust­ria ha firmato con la sua omologa tedesca, la Bdi, un documento sul credito che affronta queste tematiche, a partire dalla necessità di completare l’Unione bancaria.

Il Sud come hub di un’Europa che guarda al Mediterran­eo: e proprio Matera sarà nel 2019 capitale europea della cultura. «Come con Expo - ha detto ieri Boccia rivolgendo­si alle istituzion­i e alla platea - Confindust­ria è disponibil­e ad aprire un tavolo nazionale. È un progetto paese, e non locale, un modo per raccontare le nostre potenziali­tà nel mondo».

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