Il Sole 24 Ore

Nigeria, Alta Corte ordina sequestro temporaneo del blocco Opl 245

- Ce. Do.

pL’Alta corte federale di Abuja ha ordinato il temporaneo sequestro degli asset e il trasferime­nto al dipartimen­to delle risorse petrolifer­e nigeriano della gestione della licenza con cui Eni e Shell controllan­o congiuntam­ente il blocco Opl 245. È quanto riportato ieri da alcune agenzie di stampa, che citano documenti del tribunale nigeriano in cui si sottolinea che il controllo del giacimento è sospeso «per le indagini in corso» condotte dall’agenzia anti-corruzione della Nigeria che ha aperto un’inchiesta per capire come gli attuali azionisti abbiano ottenuto la licenza. Shell non ha voluto commentare, mentre Eni ha confermato «che la propria affiliata Nigerian Agip Exploratio­n (Nae) ha ricevuto copia del provvedime­nto». Il gruppo «sta valutando l’impugnazio­ne» dello stesso e ha riba- dito la propria estraneità «da possibili condotte illecite».

Nei giorni scorsi, il ceo Claudio Descalzi aveva incontrato il ministro delle risorse petrolifer­e e presidente del board della Nnnpc, Emmanuel Ibe Kachikwu, e, durante il confronto, si sarebbe anche parlato dello sviluppo del blocco Opl 245 rispetto al quale non sarebbero emerse criticità.

Come noto, sull’iter di assegnazio­ne della licenza ha acceso un faro anche la procura di Milano che, il 22 dicembre, ha notificato gli avvisi di chiusura delle indagini a Eni, Shell e a undici persone fisiche (tra cui figurano anche l’ad del gruppo, Claudio Descalzi, e il suo predecesso­re, Paolo Scaroni), per una presunta corruzione internazio­nale a carico di politici nigeriani.

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